Come molte altre coppie, il divorzio tra Dayla e Bilal era pieno di contrasti e discussioni, soprattutto per l’affidamento dei figli. La sera del 19 ottobre 2015 intorno alle 22, la donna si è recata nell’appartamento dell’ex e i due sono finiti a letto insieme per diverse ore. Quando la 35enne si è alzata però la momentanea “riconciliazione” era ormai dimenticata: Dayla ha preso un coltello e, tornata in camera, gli ha estratto l’intestino dall’addome ed è fuggita dall’abitazione. Durante l’interrogatorio, ha confermato di averlo pugnalato ma si è giustificata affermando di aver agito per legittima difesa: “Mi aveva violentata”.
Bilal è sopravvissuto all’aggressione grazie all’intervento tempestivo dei vicini di casa, che, allarmati dalle sue urla, hanno fatto irruzione nell’appartamento. Le urla strazianti dell’uomo sono state udite anche dal tassista che aveva accompagnato Dayla, che era rimasto al di fuori dell’abitazione. “Una parte dell’intestino era sul tappeto – hanno raccontato i testimoni – Bilal cercava di rimettere il resto nell’addome”. In ospedale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico riuscendo così a salvarsi.