Taglio d capelli, baffi e uniforme: Zenz ha fatto di tutto per sembrare il sosia del leader del nazismo, arrivando anche a farsi chiamare Harald Hitler. Le autorità hanno “scoperto” la sua esistenza grazie a dei selfie che il giovane ha postato sui social, molti dei quali lo ritraevano davanti all’abitazione dove, il 20 aprile 1889, nacque il suo idolo. Secondo la polizia, non si è trattato di una provocazione artistica o di uno scherzo di cattivo gusto. “Sapeva quello che stava facendo – continua Furtner – Era evidente il suo tentativo di glorificarlo”.
Lo scorso ottobre, le autorità austriache hanno deciso di demolire la casa natale di Hitler per evitare il ripetersi di simili circostanze. “Non vogliamo che diventi un luogo di pellegrinaggio per i neo nazisti o per altri sosia di Hitler – hanno spiegato – Già durante l’era nazista, la casa divenne una sorta di santuario. Solo nel 1944, quando il nazismo iniziò a perdere il controllo, fu chiusa”. L’attuale proprietario dell’abitazione però ha fatto ricorso in tribunale per annullare il provvedimento, spingendo così il governo a votare per l’acquisto definitivo dell’immobile per evitarne “un uso non conforme alle leggi dello Stato”.