Secondo la ricostruzione fatta dalle autorità locali, il kamikaze è entrato al tempio attraverso il cancello mischiandosi agli altri fedeli. Una volta all’interno del tempio, ha lanciato in aria una granata, che non è esplosa, e poi ha attivato la cintura esplosiva che portava addosso. Fonti della polizia parlando di un centinaio di vittime, tra cui molte donne e almeno 30 bambini, ma il bilancio è ancora provvisorio visto l’elevato numero di persone rimaste ferite, molte delle quali ricoverate in gravi condizioni.
Quello di stamane non è il primo attentato contro la dottrina sufi, movimento islamico di carattere mistico considerato eretico dai gruppi musulmani più radicali, tra cui i talebani. Lo scorso giugno un noto cantante sufi, Amjad Sabri, venne ucciso a Karachi, ad agosto 74 persone morirono in un attentato suicida nell’ospedale città di Quetta ed infine a novembre ci fu un’altra strage nel tempio Shah Noorani, nella provincia del Baluchistan. Lo scorso lunedì altre 13 persone persero la vita nell’ennesimo attacco suicida nella città di Lahore, rivendicato in seguito dai talebani.