Il piano è sponsorizzati dal colosso della caffetteria Starbucks che, dopo aver vinto il bando del Comune per il restyling degli spazi verdi alle spalle del monumento equestre a Vittorio Emanuele II, entrerà nel mercato italiano con il suo primo punto vendita a Milano nel 2018.
“Da cittadino sospendo anche io il giudizio: vediamo quando sarà finito il lavoro. Tendenzialmente non mi dispiace, però, voglio vedere bene, quando tutto sarà finito. Il riferimento storico c’è e richiama l’Ottocento e la Sovrintendenza è stata positiva”.
I filari di palma si alterneranno a quelli di banano creando così un insieme di vegetazione sempre verde. Saranno piantati anche arbusti, graminacee e piante perenni con differenti tempi di fioritura. In primavera si inizierà con la fioritura della bergenia, durante l’estate con l’ortensia e ibisco mentre in autunno fioriranno le canne giganti cinesi.
Il progetto, che durerà tre anni, ancor prima di essere terminato ha già fatto esplodere la critica che ha sfiorato in alcuni casi il razzismo. “Milano si sta trasformando in una piccola Africa, aprendo le porte a immigrati e clandestini, e quindi vuole anche mettere palme e banani in piazza del Duomo. Non si è mai vista una grande cattedrale europea con piante di banane di fronte”, ha dichiarato Riccardo De Corato, consigliere in Regione.