Ha raccontato di aver visto situazioni inimmaginabili dove sono proprio turisti americani e occidentali a violentare bambine che, condizionate dall’ambiente in cui nascono e crescono, si trovano a pensare a molti gesti e azioni a cui sono sottoposte come un gioco. Ma la violenza sessuale e gli abusi non lo sono e sono ancora migliaia le donne e soprattutto le bambine vittime di questo mercato nel 2017.
“Ho visto un video in cui una bambina della stessa età di mia figlia era stuprata da un uomo americano in Cambogia per turismo sessuale. Quella bambina era così condizionata dall’ambiente in cui si trovava che credeva fosse un gioco. A moltissime persone il diritto di perseguire la felicità viene sottratto, stuprato, abusato e tolto con la forza”, ha dichiarato.
Kutcher, 39 anni, presiede un’organizzazione dedicata allo sviluppo di software per la localizzazione delle vittime di abusi. E’ infatti nel suo pensiero e nelle sue speranze riuscire a trasformare quello che è l’utilizzo incondizionato della tecnologia per favorire la schiavitù sessuale in un utilizzo per combatterla e che sia soprattutto d’aiuto per aiutare le vittime prima che sia troppo tardi.