Durante questa giornata, nella quale sarà possibile votare dalle ore 7.00 alle ore 23.00, sarà chiesto il parere dei soli cittadini residenti in queste due regioni.
I due referendum, organizzati dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e da quella della Regione Veneto Luca Zaia, non tratteranno dunque di una secessione bensì della possibilità di agire con una maggiore autonomia dallo stato centrale.
E’ bene ricordare che il referendum sarà consultivo, quindi legalmente non vincolante.
Cosa si vota
Quali sono i quesiti testuali che andremo a votare?
Quali sono i quesiti testuali che andremo a votare?
In Veneto: «Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?».
In Lombardia: «Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per chiedere allo stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui l’articolo 116 III comma della costituzione?».
Perchè si vota
Sul sito ufficiale della Regione Lombardia è presente una scheda informativa munita di allegato «scopri perché la Lombardia è speciale».
Sul sito ufficiale della Regione Lombardia è presente una scheda informativa munita di allegato «scopri perché la Lombardia è speciale».
Troviamo il dossier suddiviso in sei articoli che evidenziano le possibilità di crescita della Regione nel caso dell’ottenimento dell’autonomia, grazie alle sue facoltà.
Si parla di disponibilità economiche ma anche sanitarie. Di possibilità di sviluppo economico e territoriale giustificati da dati statistici.
Se sono evidenziati i vantaggi però, non saranno nascosti gli svantaggi.
Sul web e tra i partiti troviamo opinioni opposte: c’è chi parla di futilità del referendum perché troppo costoso (tra Lombardia e Veneto i costi sembrerebbero oscillare tra i 30 e i 50 milioni di Euro.) e visto l’argomento, non subordinato a un parere popolare.
Viene addirittura considerato come “La fiera dell’inutilità” da alcuni che argomentano il tutto considerando il referendum una procedura nebulosa per i cittadini e poco chiara.
Ad oggi le regioni a statuto speciale definiscono le condizioni di autonomia, in particolare per la Regione Siciliana, in ambito politico, legislativo, amministrativo e finanziario.
Ma, in questo referendum «si parla di aumentare le possibilità delle regioni di ottenere qualcosa senza specificare in quali materie» dice il web.
Tra pro e contro ugualmente validi sarà il popolo Lombardo e Veneto a cimentarsi e avere parola nella decisione di aprire o no le porte a questa indipendenza.
Come si vota
Le modalità di votazione per questo referendum cambiano.
Per la prima volta verrà introdotta la votazione elettronica o e-voting, che sostituirà penna nera, tessera e scheda elettorale. Sarà infatti possibile votare con la sola carta d’identità recandosi al seggio di appartenenza.
Voting machine
Le voting machine sono le macchine utilizzate per registrare e tabulare i voti sempre in totale anonimato.
Gli scrutatori parteciperanno infatti ad un corso di aggiornamento per poter risolvere qualunque eventuale problematica meccanica.
La votazione inoltre non prevedrà il bisogno del raggiungimento del quorum ovvero il numero di partecipanti o elettori necessario affinché una votazione sia valida.
Parliamo di un referendum del tutto nuovo, dove troveremo toccati aspetti costituzionali e metodi di valutazione mai usati prima. Dunque, chiavi in mano a Lombardi e Veneti, alla loro informazione e al loro buon senso.
Link utili
Sito Referendum Autonomia Regione Lombardia
Sito Referendum Autonomia Regione Veneto