Per quanto riguarda i capoluoghi più popolosi d’Italia abbiamo Milano che dal fondo classica in cui si trovava l’anno scorso, risale in 31° posizione. Migliora anche Firenze che guadagna ben 16 posizioni classificandosi 51°. Bene anche Bologna che si posiziona 22°. Non si può certo dire lo stesso della capitale, che si è classificata appena 88°. La Presidente di Legambiente Rossella Muroni ha dichiarato: “è fondamentale che a livello nazionale venga definito un piano per le città metropolitane, che garantisca investimenti economici e politiche coerenti per sostenere i comuni virtuosi ma, anche e soprattutto, per colmare vuoti di competenze e di volontà politica”.
Complessivamente possiamo dire che per quanto riguarda la dispersione di acqua potabile la situazione rispetto agli anni precedenti non è migliorata, e continua ad essere critica. Per quanto concerne invece la qualità dell’aria, nonostante l’emergenza smog di questi ultimi giorni è possibile notare un lieve miglioramento delle performance. La produzione pro capite dei rifiuti è in aumento,siamo al di sopra della media europea. Quest’anno siamo passati dal 45,15% del 2016, al 47,42%. Gli indicatori del trasporto pubblico registrano un miglioramento solo per i grandi centri urbani. I numeri delle istallazioni di impianti di fonti rinnovabili sono in aumento, Brindisi nonostante sia tra gli ultimi posti della classifica detiene il record fotovoltaico. Brescia è invece la città con il maggior numero di alberi.
Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente, ha curato il report assieme a Mirko Laurenti. Commentando i risultati ottenuti ha dichiarato : “Affermare che la qualità ambientale è cosa che appartiene in via esclusiva alle piccole e medie città del Nord sarebbe però parziale e iniquo rispetto ad alcune realtà che lavorano e si trasformano anche in altre aree del Paese”. Fiorillo spiega “L’Italia del buon ecosistema urbano è l’Italia che fa bene e spende bene le sue risorse, che si evolve e pianifica le trasformazioni future, che non s’accontenta dello scenario contemporaneo, che in uno o più ambiti produce ottime performance o raggiunge l’eccellenza. Il rammarico è legato al fatto che questa eccellenza non riguarda in nessun capoluogo tutti gli aspetti della qualità ambientale e dei servizi al cittadino”.