Il prossimo 14 novembre sarà proiettato nelle sale cinematografiche, per un solo giorno, Never Ending Man: Hayao Miyazaky, un documentario intervista dedicato al celebre disegnatore giapponese. Il documentario, distribuito da Nexo Digital e Dynit è stato presentato in Italia all’ Arena Movie del Lucca Comics & Games. Il regista di capolavori come La principessa Mononoke, Il castello errante di Howl e Porco Rosso, si racconta mettendo a nudo la sua ossessione per il lavoro, la sua instancabilità e continua ispirazione.
Miyazaky, consapevole di aver ormai abbondantemente raggiunto l’età pensionabile, aveva annunciato più volte il suo ritiro, tuttavia sembra che il disegnatore non riesca proprio a fare a meno di lavorare. Il regista del documentario, Kaku Arakawa, ha iniziato a seguire Miyazaki dopo l’uscita di Si alza il vento, nel 2013, quando il disegnatore aveva annunciato che quello sarebbe stato il suo ultimo lungometraggio. “Ho annunciato altre volte il mio ritiro, quindi potete pensare che questa sia una di quelle volte. Ma ora faccio sul serio”. Da allora Miyazaki ha trascorso un breve periodo in cui si è goduto la vita da pensionato, ma alla fine l’artista si è rimesso a all’opera.
Miyazaki nonostante si sia sempre mostrato contrario all’utilizzo del disegno digitale, si è aperto all’utilizzo delle nuove tecnologie. Questa apertura ha portato ad una collaborazione con un gruppo di giovani animatori, e ad un cortometraggio su un bruco. Il disegnatore giapponese ha poi deciso di dedicarsi ad un lungometraggio che uscirà tra tre o quattro anni, che si chiamerà How do you live?. Il maestro in una conferenza stampa ha dichiarato: ” E’ per mio nipote che lo sto facendo”. Il nuovo film è ispirato all’omonimo romanzo del giornalista Genzaburo Yoshino, un libro che ha molto colpito Miyazaki. Nel documentario il genio dell’animazione ridendo commenta : “Chissà se sarò ancora vivo quando sarà finito”.