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Milan, le “8 giornate” di Vincenzo Montella

Vincenzo Montella è tornato sulla graticola. La sconfitta di Napoli ha ricominciato a far traballare fortemente la panchina del tecnico rossonero: infatti, se è vero che la disfatta è arrivata contro la capolista e al cospetto di una formazione che ha ottenuto ben 100 punti nelle ultime 39 sfide di Serie A, consentendo solo all’Inter di conquistare un punticino al San Paolo, è pur vero che la dirigenza del Milan è parsa piuttosto preoccupata al termine del match di sabato 18 novembre. Infatti, al di là del risultato negativo, non è piaciuto l’atteggiamento in campo tenuto dalla squadra milanese, e soprattutto gli ennesimi esperimenti messi in atto dall’allenatore campano, con diversi giocatori schierati palesemente fuori ruolo. Tra questi hanno fatto discutere soprattutto le scelte di mandare in campo Borini come terzino, Bonaventura esterno di sinistra e Locatelli nelle vesti di incursore; scelte che non si addicono di certo ad un organico profondamente rivoluzionato in estate, a fronte di una spesa di circa 230 milioni di euro sul mercato.

Se Montella ha sottolineato alla squadra quelli che, secondo lui, sono stati i progressi visti anche dopo quest’ennesima sconfitta, la proprietà cinese e i dirigenti Fassone e Mirabelli cominciano a nutrire seri dubbi sulle scelte del tecnico, il quale continua rivoluzionare la formazione titolare ad ogni partita, senza dare una precisa identità di gioco ai suoi uomini. A pesare ancor di più sul futuro dell’attuale allenatore rossonero è anche la stagione che stanno portando avanti Napoli e Inter, i cui tecnici, rispettivamente Sarri e Spalletti, hanno deciso di puntare su un undici fisso di partenza ruotando pochi uomini, e i risultati al momento stanno dando ragione ad entrambi. A questo punto, se vorrà salvare la panchina almeno fino al termine della stagione, l’ex guida tecnica della Fiorentina dovrà “approfittare” del calendario favorevole, evitando però che possa rivelarsi un boomerang fatale per il suo futuro.

A partire dal prossimo match di campionato con il Torino dell’ex Mihajlovic, il Milan per 8 giornate non avrà scontri diretti con avversarie che lo precedono in classifica, che fino ad ora hanno regalato ben poche soddisfazioni al club meneghino. Infatti, classifica alla mano, con le prime 6 formazioni della Serie A, i rossoneri hanno sempre perso, incassando ben 15 reti e segnandone appena 4. Invece con le compagini che gli sono alle spalle, il Milan è riuscito ad ottenere diversi punti, e Montella è chiamato a confermare almeno questo trend positivo che durerà per ben 8 sfide di campionato, se vorrà essere ancora il tecnico rossonero. Del resto, non sono ammessi ulteriori passi falsi, poiché ad oggi la Sampdoria sesta in classifica vanta 7 lunghezze di vantaggio sulla società milanese e ha ancora una partita da recuperare con la Roma.

Insomma, Vincenzo Montella ha 8 giornate a disposizione per consolidare la sua panchina e per scacciare lo spettro dell’esonero, almeno fino al termine della stagione quando la proprietà cinese quasi sicuramente scioglierà il vincolo che la lega all’allenatore campano per puntare su un altro tecnico, con Antonio Conte che al momento sembra in pole-position. Invece, qualora la situazione dovesse ulteriormente peggiorare nel corso di queste settimane, sarebbe già pronta la soluzione Gattuso come traghettatore fino alla conclusione del campionato.

Patrizia Gallina