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Trump riconoscerà Gerusalemme capitale d’Israele. I Palestinesi in collera

Il presidente americano Donald Trump nelle prossime ore riconoscerà Gerusalemme capitale di Israele. Trump darà indicazioni al Dipartimento di Stato di avviare l’iter per il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. Lo spostamento non avverrà prima di sei mesi, in quanto il presidente americano firmerà una proroga che lascerà la rappresentanza diplomatica a Tel Aviv per almeno un semestre.

I palestinesi non hanno certo preso bene la notizia. Il presidente della Palestina Abu Mazen ha avvertito telefonicamente Trump “dei pericoli di una tale decisione sul processo di pace, sulla sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo”. Il popolo palestinese ha annunciato “tre giorni di collera”, da oggi a venerdì, per protestare contro la decisione statunitense. Il popolo è chiamato a “raccogliersi nei centri delle città e di fronte alle ambasciate e consolati israeliani con l’obiettivo di portare la generale rabbia popolare”.

Secondo la Cnn la decisione potrebbe essere posticipata, data la discussione apertasi sulla questione sia all’interno della Casa Bianca, che delle cancellerie europee, fino ai paesi arabi. Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la sua preoccupazione a Trump. Anche l’Arabia Saudita ha espresso seria e profonda preoccupazione in quanto considerata questa una mossa che “irriterebbe i sentimenti dei musulmani nel mondo”. Ahmed Aboul Gheit, segretario della lega araba ha inviato Trump a “evitare qualsiasi iniziativa capace di mutare lo status giuridico e politico di Gerusalemme”, data “la minaccia rappresentata da un tale passo per la stabilità della regione”. Anche l’alto rappresentate dell’Ue Federica Mogherini si mostra allarmata sostenedo che questa decisione: “Potrebbe avere serie ripercussioni sull’opinione pubblica in larghe parti del mondo”.

Papa Francesco in merito alla questione ha dichiarato: “”Il mio pensiero va ora a Gerusalemme. Al riguardo, non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite”.