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Iraq: la liberazione di Mosul dall’Isis è costata dai 9 agli 11 mila morti

Iraq, Mosul liberata dall’Isis

La liberazione della città di Mosul, in Iraq, dall’Isis è costata la vita a più di 9 mila civili. E’ questo il terrificante dato che emerge grazie all’inchiesta dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press. Il conteggio è stato realizzato sommando dati provenienti dal lavoro di becchini con dati provenienti da addetti all’obitorio e volontari impegnati nel recupero di cadaveri in strada. Bombardamenti, corpi di mortaio e raid aerei sono stati la causa principale dei decessi avvenuti a Mosul. Quantificabili tra le 9 mila e le 11 mila unità e avvenuti tra l’ottobre 2016 e l’agosto 2017.

La coalizione ha riconosciuto la responsabilità solo per 326 morti

Nonostante la pubblicazione del dossier, né la coalizione americana né il governo iracheno, né l’autoproclamato califfato ammettono questi dati. La coalizione ha riconosciuto la responsabilità solo per 326 morti. Ha perfino dichiarato di non avere risorse per inviare investigatori a Mosul al fine di fare chiarezza. Del numero esorbitante di morti che risultano all’Associated Press, un terzo sono vittime dei bombardamenti della coalizione e un terzo sono vittime della violenza dell’Isis. Per le restanti vittime, che ammontano circa a 4000, non è stato stabilito con certezza chi sia il responsabile. I corpi sono stati rinvenuti in zone massacrate contemporaneamente da bombardamenti aerei, esplosioni provocate dall’Isis e colpi di mortaio.

Mosul è una città completamente devastata

Mosul era la città più grande in mano allo Stato Islamico, una vera e propria roccaforte la cui perdita ha significato un grande indebolimento per il califfato, ma non decretandone di fatto la fine delle violenze o la definitiva sconfitta. L’Isis infatti, ha comunque proseguito il controllo di alcune città dell’Iraq oltre che di una parte consistente della Siria, continuando a seminare morte e devastazione. A quattro mesi dalla sua liberazione Mosul è una città spettrale, devastata in ogni angolo e avvolta dall’insopportabile e terribile odore di morte. Emanato dai brandelli di cadavere ancora sparsi per le strade. Di essa, privata di ogni forma di civiltà, non restano che le macerie degli edifici polverizzati in un istante e le carcasse delle auto saltate in aria.