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Sciopero delle insegnanti di scuole primarie, la Fedeli promette soluzioni

Le feste sono appena finite e già sono previsti rientri problematici in classe per gli studenti delle scuole elementari e dell’infanzia. Oggi infatti gli insegnanti hanno scioperato contro la sentenza del Consiglio di Stato che riguarda l’esclusione dei diplomati magistrali con titolo ottenuto prima del 2001/2002 dalle graduatorie a esaurimento (Gae).

Ha parlato a Sky Tg24 anche la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli. Ha affermato che sono state richieste all’Avvocatura dello Stato le linee attuative della sentenza del Consiglio di Stato. Quando riceverà la risposta convocherà le parti al fine di trovare le soluzioni più idonee. E’ intervenuto anche Salvini, leader di Lega Nord, che ha espresso solidarietà nei confronti delle insegnanti a cui è stato tolto il titolo di insegnamento a causa della riforma. Salvini ha anche accusato il governo di non saper gestire la scuola italiana.

Gli scioperi hanno coinvolto tante città e sono stati promossi dalle sigle sindacali Anief, Saese e Cub, con adesione dei Cobas. Centinaia di docenti hanno manifestato davanti al ministero dell’istruzione a Roma. Chiuso parzialmente viale Trastevere, dove è stata lasciata libera solo una carreggiata. Molti i cartelli di protesta, ma la situazione è pacifica. A Milano gli insegnanti sono arrivati in Via Polesine davanti all’Ufficio Scolastico Regionale. A Torino invece alcune scuole sono state chiuse a causa della protesta. Molti dirigenti scolastici hanno ridotto gli orari in alcune classi e sospeso alcune lezioni causando disagi per le famiglie. I docenti infatti non sono tenuti a comunicare in anticipo l’adesione agli scioperi. All’agitazione ha partecipato anche il personale Ata, in quanto i bidelli e i segretari considerano inadeguati gli aumenti di stipendio che riceveranno nel 2018. A Genova invece sono stati circa in 300 a manifestare. Il corteo è stato aperto da alcuni bambini con uno striscione che recita “non toccate le nostre maestre”.