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Esami di terza media: il riassunto vince sul tradizionale tema

Cambiano le modalità degli esami, novità in arrivo per tutti gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo Grado (meglio conosciute come “scuole medie”). A partire dal prossimo giugno, gli studenti che si accingeranno a sostenere l’esame di terza media, potranno cimentarsi nella “comprensione e sintesi di un testo, anche mediante richiesta di riformulazione”. Il riassunto, dunque, accompagnerà il testo narrativo/descrittivo e quello argomentativo.

Il Miur ha indirizzato i docenti alla predisposizione delle nuove prove attraverso dei documenti redatti da una commissione di esperti capitanati dal linguista Luca Serianni. “Le tre tipologie di prove – ha sottolineato il Miur attraverso  il “Documento di orientamento per la redazione della prova d’italiano nell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo” – se ben strutturate, consentono ai docenti di verificare le diverse competenze linguistiche di cui si compone la padronanza della lingua italiana, padronanza verso cui la scuola deve traguardare studentesse e studenti per farne, davvero, cittadine e cittadini attivi e competenti”.

Tante le novità previste per gli esami del prossimo giugno

La prova di italiano di giugno 2018 consisterà in una scelta tra l’elaborazione di un testo narrativo o descrittivo, una trattazione scritta per sostenere una tesi attraverso motivazioni convincenti e la comprensione di un testo di carattere letterario o scientifico.

Le novità, però, non riguardano soltanto la prova di italiano. Le prove, sempre più simili a quelle della maturità, prevedranno ben tre scritti. Oltre alla prova di italiano  ci saranno quella di matematica e di lingua. Una volta terminati gli esami scritti, si passerà al colloquio finale orale. Durante tale colloquio verranno accertate tutte le altre competenze. Le tracce saranno preparate da singole commissioni, Queste verranno sorteggiate direttamente il giorno dell’esame. Delle tre tracce sorteggiate, i ragazzi dovranno sceglierne solo una.

Valeria Fedeli fa riferimento a nuove modifiche 

Il ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli ha dichiarato che queste modifiche compiute per gli esami di terza media sono solo il primo risultato di una serie di modifiche che verranno attuate in tutte le scuole italiane. L’obiettivo di questi cambiamenti è quello di definire una serie di interventi operativi per migliorare le competenze nella lingua italiana degli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Il linguista Serianni ha supportato la tesi del ministro Fedeli dichiarando che “Il proposito è stato quello di offrire ai docenti suggerimenti per predisporre al meglio le prove d’esame e valutare le competenze di lingua italiana per quanto riguarda sia la comprensione sia la produzione del testo”.

Le polemiche, però, sono già numerose: è davvero necessario continuare a ridurre l’utilizzo della lingua italiana? Questo compito non spetta soltanto alle nuove tecnologie, che stanno  sempre più andando a discapito della lingua scritta? Stando alle nuove modifiche attuate per gli esami, no. Scrivere, e dunque, pensare “smart” pare essere il futuro. Lo stesso futuro che vedrà questi ragazzini ben presto diventare la classe dirigente italiana.