Tre giorni fa è stato ritrovato il corpo dell’italiano Giuseppe de Stefani, un sessantaduenne di Chiavenna in provincia di Sondrio. Il ritrovamento è avvenuto nella provincia di Phichit, nel nord della Thailandia. Il corpo è stato rinvenuto smembrato e bruciato, ed è stato identificato grazie ad un tatuaggio sulla gamba confermato da un testimone. La pista seguita per il momento dalla polizia è quella del delitto passionale.
L’uomo era pensionato e, una volta rimasto vedovo, si era trasferito nel paese asiatico, dove uno dei figli aveva un’attività commerciale. De Stefani si era poi risposato con una thailandese molto più giovane di lui, dalla quale però ha poi divorziato. Secondo la polizia l’ex moglie thailandese Eiumm Rujiraalai, e il suo amante francese avrebbero tagliato il cadavere, richiudendolo in una valigia per trasportarlo in un’area isolata. I due avrebbero commesso l’orribile gesto per accaparrarsi una somma di denaro appartenente all’uomo. Le autorità sono sulle tracce dei due.
Ad occuparsi del caso è la polizia di Bung Narang, che ha inoltre constatato che De Stefani aveva precedentemente lasciato la Thailandia poichè era stato inserito in una sorta di “lista nera” da parte dell’immigrazione thailandese. L’uomo era poi riuscito a rientrare nel paese asiatico attraverso il confine con il Laos. Anche la Farnesina sta seguendo da vicino il caso tramite l’ambasciata italiana a Bangkok.