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La giornalista Mariagrazia Mazzola schiaffeggiata dalla moglie di un boss

Ieri pomeriggio a Bari, la giornalista del Tg1 Mariagrazia Mazzola è stata schiaffeggiata al volto da Monica Leara, la moglie del boss 45enne Lorenzo Caldarola, affiliato al clan Strisciuglio. La Mazzola è caduta sul marciapiede sbattendo la testa, rendendosi così necessario il trasporto al pronto soccorso del policlinico di Bari.

La giornalista era andata a Bari per un’inchiesta sulle baby gang e sull’educazione dei minori. La Mazzola stava intervistando la Leara riguardo appunto l’educazione del figlio diciannovenne Ivan Carola. Secondo l’avvocato della famiglia pugliese lo schiaffo sarebbe stato solo un involontario movimento del braccio, aggiungendo che non è stata consumata alcuna aggressione e che : “la signora Laera cercava, garbatamente, di rappresentare alla giornalista la particolare situazione emotiva del momento e lo stato di prostrazione in cui si trovava a seguito della morte della nonna”.

Non stanno così le cose a sentire quanto dichiarato dalla giornalista, che appena uscita dal pronto soccorso ha così commentato l’accaduto: “Ho fatto il mio dovere di cronaca, non sono stata insistente, perché sono sempre rispettosa di tutti. La moglie di questo mafioso mi ha aggredita. Viva l’informazione libera: bisogna fare le domande”.

Tuttavia la condanna del gesto è unanime, il presidente e il direttore generale di Rai  Monica Maggioni e Mario Orfeo hanno dichiarato  “Si tratta di un tentativo di intimidazione dell’informazione del servizio pubblico che non può essere tollerato in alcun modo: la libertà di stampa è uno dei cardini di ogni matura democrazia e il lavoro dei giornalisti è fondamentale in questo senso. Alla collega Mazzola vanno i nostri auguri di pronta guarigione e il sostegno di tutta la Rai”.

Anche il sindaco di Bari ha condannato l’episodio : “Quanto accaduto è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e  approfondimenti”. Michele Laforgia, candidato alla Camera dei deputati per Liberi e uguali, in un post Facebook hadenucniato l’accauto invitando i baresi a reagire manifestando domenica mattina davanri al Redentore.