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Giovani expat: i consigli per affrontare i primi periodi all’estero

Ogni expat sa che il trasferimento è una rosa con tante spine: il vantaggio è il suo profumo e la sua bellezza, a patto di sapere come affrontare le difficoltà. Il trasferimento presso un altro paese, infatti, concede tante opportunità noi giovani: bisogna però imparare a gestire con cautela i primi tempi, che possono essere difficili e ricchi di imprevisti come la nostalgia o l’ambientamento. Si tratta di difficoltà del tutto normali, perché fanno parte del gioco: superarli è comunque facile, ma serve focalizzare le attenzioni su alcune regole che possono aiutare non poco un ragazzo che sceglie di espatriare.

Expat: quanti sono gli italiani che si trasferiscono all’estero?

I dati del 2017 non sono ancora stati pubblicati, ma bastano quelli del 2016 per capire quanto sia profondo il fenomeno degli expat italiani. Secondo i numeri portati dall’Idos, e dal suo Dossier Statistico sull’Immigrazione, parliamo di quasi 300.000 italiani trasferitisi all’estero nel 2016. È un dato da studiare con attenzione, soprattutto perché era dagli anni ’40-’50 che non si registravano numeri di questa portata: si tratta a tutti gli effetti di un record, figlio di diverse motivazioni. Ultimamente il flusso migratorio principale è stato alimentato dai giovani che vanno a studiare fuori (esodo post-diploma): poi, naturalmente, si aggiungono anche i giovani che vanno via per trovare lavoro, date le difficoltà spesso incontrare nel nostro paese.

Pre-partenza: come organizzarsi

Trasferirsi in un nuovo paese, è un’operazione che comporta alcune difficoltà, prime fra tutte quelle legate al trasferimento vero e proprio. In un momento così stressante ed emozionante quando le cose a cui pensare sono davvero molte, avere un planning da seguire passo passo può essere molto utile per non dimenticare nulla. Inoltre, per rendere il trasferimento più leggero e meno stressante, un buon metodo è quello di delegare parte dei propri compiti a dei professionisti: ad esempio si può iniziare col rivolgersi a una società di traslochi internazionali, così si avrà più tempo per pensare agli altri aspetti da programmare prima della partenza. Una volta organizzato il trasloco, le prime cose cui si dovrebbe pensare prima di partire sono, in ordine: decidere in quale area della città di destinazione si preferisce vivere (meglio optare per il centro o per la vicinanza al lavoro o all’università – oppure andare in periferia e risparmiare sugli affitti); informarsi preventivamente su cosa offre la città (quindi trasporti e servizi); per ultimo fare un corso di lingua, se necessario.

Come muovere i primi passi in un nuovo paese?

Padroneggiare almeno le basi della lingua del paese di riferimento aiuta ad ambientarsi più velocemente e integrarsi sin da subito; pertanto, almeno per i primi tempi, sarebbe meglio evitare le comunità di italiani all’estero. Bisogna infatti dare un taglio con il passato e poi avere sempre molta pazienza: alcune culture sono difficili da comprendere, quindi potrebbe volerci del tempo. Una volta arrivati sul posto poi è utilissimo uscire e scoprire la città che vi circonda, per avere una migliore percezione del luogo e delle persone che la vivono. Infine, mai cedere ai ripensamenti: la realtà delle cose è sempre diversa da sogni o aspettative, meglio essere consapevoli di questo sin da subito.