In Russia è precipitato un aereo di linea con a bordo 71 persone. L’Antonov AN-148 si è schiantato al suolo subito dopo essere decollato dall’aereoporto di Domodedovo di Mosca. Tutti i membri del personale e i passeggeri sono morti. Le cause non sono state ancora accertate e al momento questa tragedia rimane un mistero.
Sull’accaduto si è espresso il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, il quale ha dichiarato che il riconoscimento delle vittime è assai difficile e per questo saranno svolti test del dna. La situazione è davvero critica, infatti sul luogo della tragedia sono stati rinvenuti molti corpi dilaniati.
Ancora da chiarire le dinamiche dell’incidente aereo a Mosca e Putin chiede al governo di indadagare
L’aereo, a seguito dello schianto, si è frantumato in più parti e alcuni pezzi sono stati rinvenuti a un chilometro di distanza. Il ministero delle emergenze ha comunicato il ritrovamento della scatola nera che aiuterà a chiarire le dinamiche dell’incidente. Secondo le prime ricostruzioni, il pilota del jet avrebbe comunicato ad alcuni operatori la presenza di un guasto tecnico. Per questo motivo avrebbe tentato un atterraggio d’emergenza in un aeroporto nella città di Zhukovsky. La smentita di queste voci di corridoio è arrivata immediatamente dal Comitato Intestigativo russo e la portavoce Svetlana Petrenko ha riferito che dall’equipaggio dell’aereo non è mai stata segnalata alcuna avaria.
Il velivolo della compagnia Saratov Airlines avrebbe dovuto atterrare a Orsk negli Urali ma ad un certo punto è scomparso dai radar. Al momento sono al vaglio diverse ipotesi tra cui anche le cattive condizioni meteorologiche e l’errore umano. Da quanto si apprende da fonti locali ci sarebbero anche dei testimoni oculari dell’accaduto. Infatti nel villaggio russo Argunovo alcune persone raccontano di aver visto l’Antonov AN-148 precipitare in fiamme. Parole di cordoglio sono state immediatamente espresse dal presidente Vladimir Putin, il quale ha incaricato il governo di indagare sull’incidente.