Svolta importante per il mistero della badante uccisa 2 anni fa e gettata brutalmente nel fiume Po. Infatti i carabinieri di Pavia hanno arrestato un pensionato di 64 anni, Franco Vignati, che attualmente viveva a Chignolo. Secondo gli inquirenti, la badante sarebbe stata freddata con un colpo di pistola alle spalle. La vittima si chiamava Kruja Lavdije e in quel periodo viveva con il figlio 12enne. L’inchiesta era iniziata a maggio nel 2016, quando la donna aveva fatto perdere le sue tracce. Si pensava a una sparizione volontaria, ma purtroppo la badante era stata ritrovata morta nel fiume del Po dopo circa 10 giorni.
Secondo gli inquirenti Franco Vignati l’avrebbe uccisa per motivi passionali. Infatti i due avevano avuto una relazione, che la donna aveva deciso di chiudere sei giorni prima di sparire. Ma il pensionato di Pavia non aveva accettato questa cosa e aveva convinto la donna a concedergli un ultimo incontro, con il pretesto di offrirle un lavoro. In realtà si era presentato all’appuntamento armato di una pistola di calibro 7,62 e ha freddato la donna con un unico colpo. L’uomo deteneva in maniera legale la pistola e per questo le forze dell’ordine ritengono che avesse organizzato e premeditato l’omicidio della sua ex amante.
Badante uccisa, le dichiarazioni del procuratore di Lodi
Il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro, si è detto molto soddisfatto dell’esito delle indagini. Ha definito questo caso un femminicidio, e ha rivelato che il caso è stato molto complicato, soprattutto perchè Franco Vignati, grazie alla sua capacità di distorcere la realtà, aveva più volte messo in difficoltà gli inquirenti. Ora il pensionato si trova in carcere a Lodi perchè, sfortunatamente per lui, la Cassazione ha respinto il ricorso contro l’ordinanza di custodia cautelare, effettuato dal suo avvocato difensore. Ora il pensionato è accusato di omicidio premeditato, aggravato da futili motivi. Ennesimo caso di femminicidio nel nostro paese, che conferma che questo triste fenomeno ancora non è stato risolto.