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Topi in fabbrica: Ikea ritira marshmallow pasquali

Dolci, teneri, colorati, dall’aspetto tipicamente pasquale, eppure ritirati dal mercato. È questo il destino toccato ai Godis Påskkyckling, ovvero i marshmallow che Ikea aveva introdotto nei suoi numerosi punti vendita come golosi prodotti da gustare in vista delle prossime festività legate alla Pasqua. Purtroppo, però, nelle ultime ore, tramite un comunicato ufficiale, l’azienda svedese ha reso noto che una parte delle confezioni contenenti le caramelle che raffigurano dei pulcini con tanto di uovo, è stata prontamente allontanata dagli scaffali delle sue varie attività commerciali, a causa di un rischio contaminazione legato allo stabilimento in cui sono state prodotte le caramelle.

Ikea, infatti, ha informato la sua clientela che nella fabbrica che ha realizzato i marshmallow di Pasqua è stata riscontrata la presenza di topi. Dunque, per precauzione, e per un probabile rischio di contaminazione di determinate buste di dolciumi, si è preferito procedere con un opportuno ritiro dal mercato. Nello specifico, il provvedimento riguarda tutte le confezioni di Godis Påskkyckling dal peso di 100 grammi, che presentano una data di scadenza che va dal 23 ottobre 2018 al 26 gennaio 2019. Rivolgendosi agli eventuali acquirenti del prodotto, la multinazionale scandinava ha anche invitato a restituire le confezioni già comprate, anche se non si è muniti di scontrino fiscale, per ottenere il dovuto rimborso. Questa decisione, stando a quanto riportato dal comunicato ufficiale, è stata presa perché l’azienda da sempre è attenta alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti venduti, e soprattutto per “rispettare i nostri standard”, come riportato letteralmente dalla nota diffusa dalla società svedese che ha anche provveduto a scusarsi per “eventuali inconvenienti”.

Questo ritiro dal mercato dei marshmallow pasquali di Ikea va ad aggiungersi ai numerosi provvedimenti presi anche da altre aziende in questi primi mesi del 2018, riguardanti diversi prodotti potenzialmente dannosi per la salute o a rischio contaminazione. Come riporta “Il Fatto Alimentare”, infatti, ad oggi già si contano ben 22 richiami ufficiali, con circa 60 prodotti ritirati dagli scaffali di supermercati e centri commerciali.

Patrizia Gallina