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Professoressa a letto con l’alunno di 15 anni: rischia il carcere

Siamo a San Pietroburgo, Russia, dove la professoressa Natalya Nikandrova di 35 anni, è stata sorpresa a letto con il suo alunno di soli 15 anni. Il tutto sembrerebbe essere avvenuto durante una lezione privata di ripetizioni, evidentemente accantonata per lasciar spazio alla seduzione. «La donna ha iniziato a provocare il suo studente, è stata una sua iniziativa» ha riportato il portavoce della polizia, «è stata arrestata e il caso sarà inoltrato al tribunale distrettuale di Mosca».

La mamma del ragazzo, che ha sorpreso i due durante il rapporto sessuale, aveva assunto l’insegnante amica di famiglia, per assicurarsi l’istruzione completa del figlio minorenne. Le circostanze e, si presume il racconto del ragazzo, fanno intendere che questo rapporto tutt’altro che insegnante-alunno, abbia avuto nascita lo stesso giorno in cui è stato sorpreso.

In Italia, l’atto dell’insegnante, non sarebbe considerato pedofilia (desiderio sessuale nei confronti di un/a bambino/a impubere) ma pederastia, ovvero, nello specifico, lo svolgimento di “atti sessuali tra un adulto ed un adolescente”. La situazione è condannabile, però, rispetto l’età del consenso, diversa tra gli Stati del mondo: in media mondiale rispecchia i 16 anni, picco minore di 12 e maggiore di 19.

L’età del consenso in Italia (età in cui si viene considerati capaci di intendere e di volere) è di 14 anni, ma i punti da prendere in considerazione sono numerosi e soggettivi, in base alle circostanze. Infatti, nel caso della professoressa Nikandrova, la legge italiana condannerebbe il comportamento poichè, seppur maggiore di 14 anni l’alunno, l’atto sessuale si è svolto in una situazione in cui l’adulto avrebbe dovuto prendersi cura del ragazzo in ambito d’istruzione. La sentenza sarà svolta a Mosca e se Natalya venisse condannata, rischierebbe fino a quattro anni di carcere.

L’ironia del web

Sui social, la situazione viene presa con stupore ma anche con ironia: «Sono sicuro che tutti quelli coinvolti nelle indagini stanno invidiando nel loro intimo il ragazzo. Per me sarebbe così». C’è chi invece si mette nei panni della madre del ragazzo: «Penso che la madre abbia avuto il momento più difficile della sua vita quando si è trovata di fronte a quella scena – ha scritto Irina Krutova – Mi strapperei tutti i capelli se vedessi quella scena con mio figlio».