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Caso Aquarius, Salvini risponde a Macron: “Il Paese più in torto è la Francia”

Sta diventando sempre più un caso diplomatico la vicenda relativa alla nave Aquarius che, domenica 10 giugno, non ha ottenuto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini l’autorizzazione a sbarcare in Italia. Il vicepremier ha affermato che del natante se ne sarebbe dovuta occupare Malta, ma da La Valletta hanno fatto sapere di non avere alcuna competenza in materia, e così l’imbarcazione è rimasta bloccata nel Mediterraneo per diverse ore. Alla fine, lunedì 11 giugno è stata la Spagna ad offrirsi di accogliere a Valencia i migranti.

La chiusura dei porti da parte del governo italiano ha scatenato una serie di polemiche e di dichiarazioni anche piuttosto dure nei confronti della maggioranza Lega-M5S da parte dei leader europei. Tra coloro i quali non hanno risparmiato attacchi decisi al nostro Paese c’è stato il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha definito “vomitevoli” le prese di posizione del Ministro dell’Interno. La replica di quest’ultimo, però, non si è fatta attendere e, a sua volta, non è stata affatto tenera: Matteo Salvini, infatti, rivolgendosi a Macron, gli ha detto che, siccome ha dimostrato di avere un cuore d’oro, presto gli farà giungere le generalità dei circa 9mila migranti che si era impegnato ad accogliere in Francia.

Ovviamente, di ora in ora i rapporti Italia-Francia risultano sempre più tesi, e la situazione non sembra essere affatto migliore con gli altri Stati. Anche la Spagna, infatti, ha attaccato il governo italiano, ipotizzando che la decisione di Salvini di chiudere i porti alla nave Aquarius sia stata un’azione illegale. Il segretario della Lega, l’altro vicepremier Luigi Di Maio e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno immediatamente provveduto a rispedire al mittente tutte le accuse. Addirittura, per qualche ora è circolata un’indiscrezione secondo cui il Capo del Governo stesse pensando di annullare l’imminente vertice con Parigi, anche se al momento questo rischio sarebbe rientrato.

Sulla questione migranti e sul caso Aquarius, Matteo Salvini, intervenuto alla trasmissione “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber, ha affermato che non intende accettare alcuna lezione dai Paesi dell’Unione Europea, e soprattutto da Francia e Spagna. Il Ministro degli Interni ha ricordato che lo Stato iberico “spara sulla frontiera di Ceuta”, operazione che lui non si sognerebbe mai di fare mentre, riferendosi ai francesi, dice che “Il Paese più in torto con noi è la Francia”, ricordando come i transalpini abbiano accolto soltanto 640 immigrati quando, in base ad accordi prestabiliti, si erano impegnati per più di 9mila persone.

Proseguendo nelle sue dichiarazioni, Salvini ha anche annunciato come si muoverà nei prossimi giorni. Il vicepremier ha sottolineato che tutte le navi Ong che “battono bandiere straniere” dovranno ottenere l’appoggio di altri Stati, poiché non è accettabile che tutte le imbarcazioni debbano attraccare nei porti italiani. Subito dopo, rivolgendosi all’Unione Europea, ha detto che, se davvero questa grande istituzione esiste, proprio ora è chiamata a dimostrarlo intervenendo per dare un valido e concreto sostegno all’Italia. Infine il leader leghista ha confermato la sua volontà di tagliare i costi relativi all’accoglienza dei migranti, dicendo che 5 miliardi sono troppi e che sicuramente le cooperative serie saranno ben disposte a prendersi cura dei rifugiati anche se otterranno 5-10 euro in media di meno cadauno.

Patrizia Gallina