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Salvini, nuovo stop alle Ong: “Dovranno cercarsi altri porti non italiani”

Continua la battaglia di Matteo Salvini contro le imbarcazioni delle Ong che, cariche di migranti, tendono ad approdare in Italia. In queste ultime ore, il Ministro degli Interni è intervenuto su Facebook con un lungo post nel quale ha, di fatto, bloccato qualsiasi tentativo di attracco nei porti italiani di altri due battelli che sarebbero da poco arrivati lungo le coste della Libia.

Il vicepremier, dopo aver salutato i suoi elettori, sul social network ha ricordato che, mentre la nave Aquarius continua a viaggiare verso la Spagna, altri due natanti di Ong battenti bandiera olandese, Lifeline e Seefuchs, sarebbero arrivati nei pressi della Libia, pronti ad imbarcare numerosi migranti abbandonati al loro destino dagli scafisti. Ed è proprio su questo punto che il leader della Lega ribadisce la sua posizione e quella del governo giallo-verde, dicendo chiaramente che “L’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina”, e aggiungendo che, di conseguenza, queste navi dovranno dirigersi verso altri porti che non siano italiani. Concludendo il suo intervento su Facebook, il titolare del Viminale ha sottolineato che ha parlato come padre e ministro “per il bene di tutti”.

Il riferimento di Matteo Salvini è a due imbarcazioni umanitarie che nel corso della notte sarebbero giunte nei pressi della Libia, dove si sarebbero imbattute in un gommone contenente 118 migranti, tra i quali ci sarebbero anche 14 donne e un bambino. Da quando è scoppiato il “caso Aquarius”, le navi di salvataggio che si trovano in zona Sar pare non siano state più coinvolte dall’Imrcc di Roma (Italian Maritime Rescue Coordination Centre) in azioni di soccorso. Ad esempio, venerdì circa 550 migranti sono stati tratti in salvo da mezzi militari dell’Italia e trasportati verso porti italiani, insieme ad altre 40 persone intercettate dalla nave statunitense Trenton.

Al momento, dunque, sembra che la tendenza sia quella di non coinvolgere direttamente le Ong nelle operazioni di salvataggio, per evitare che dal Ministero degli Interni arrivino dei divieti di sbarco lungo le coste italiane. E così si sarebbe comportata anche l’imbarcazione della Ong tedesca con bandiera olandese Lifeline che, dopo aver individuato i migranti a bordo del gommone, avrebbero lanciato loro dei giubbotti di salvataggio, prima di aiutarli a trasferirsi su un mercantile che si trovava nelle vicinanze, il Viking Amber.

Qualche ora dopo il post di Matteo Salvini su Facebook è arrivata anche la reazione ufficiale della Lifeline che, su Twitter, ha commentato ironicamente: “Quando i fascisti ci fanno promozione…”. Il portavoce della Ong, Alex Steier, alle agenzie di stampa tedesche ha dichiarato che non vi è alcun timore che le persone soccorse nella nottata vengano riportate in Libia.

Patrizia Gallina