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Napoli: cuoco migrante di MasterChef ferito a colpi di fucile

Al termine della sua giornata di lavoro, Bouyagui, un giovane cuoco africano integratosi appieno in Italia, è stato improvvisamente raggiunto da alcuni colpi di fucile esplosi nel pieno centro di Napoli, che l’hanno ferito all’addome. Il ragazzo, per fortuna, se l’è cavata con una prognosi di una decina di giorni perché si trattava di un’arma ad aria compressa, ma nonostante ciò il 22enne ora si trova a casa in stato di shock.

Bouyagui è un ragazzo migrante approdato giovanissimo in Italia, che fin da subito è stato accolto dallo Sprar di Napoli, risultando meritevole di protezione. Il giovane si è rimboccato le maniche, è diventato un cuoco ed ora gestisce anche un ristorante nel capoluogo campano, il “Kikana”, dove vengono serviti piatti della tradizione africana. Come ha riportato l’ex Opg Occupato-Je so’ pazzo in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale Facebook, da sempre il ragazzo collabora con gli attivisti, ed è stato definito pieno di entusiasmo e socievole, pronto ad impegnarsi in prima persona nella lotta al razzismo.

Mentre rientrava dal ristorante in tarda serata, un’auto si è avvicinata al cuoco che aveva anche partecipato ad una puntata di MasterChef: improvvisamente da uno dei finestrini è spuntata la canna di un fucile che, dopo essere stata puntata contro il 22 enne originario del Mali, ha esploso contro di lui alcuni colpi a pallini che l’hanno raggiunto all’addome. Ferito, Bouyagui è caduto a terra, ma per fortuna ha avuto la forza di chiamare alcuni amici che dapprima l’hanno portato a casa e, in un secondo momento, viste le sue condizioni, l’hanno trasportato all’ospedale Loreto Mare dove i medici del presidio d’emergenza dopo le cure del caso l’hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni.

L’episodio ha generato un bel po’ di sconcerto, con l’ex Opg Occupato-Je so’ pazzo che ha lanciato l’allarme per il “clima torrido” che si respira in Italia e a Napoli, dove ci sarebbero degli scellerati che si divertirebbero a simulare le esecuzioni sui neri “manco fossimo in Libia!”, si legge sul comunicato dell’associazione.

Dopo aver appreso dell’assalto a colpi di fucile ad aria compressa consumatosi a Napoli ai danni di Bouyagui, anche la produzione di MasterChef ha voluto rilasciare un comunicato ufficiale per esprimere la propria solidarietà e vicinanza al giovane cuoco, sottolineando i momenti di “grande professionalità e umanità” che il 22enne originario del Mali ha portato in trasmissione durante la sua ospitata.

Patrizia Gallina