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Genova, crollo Ponte Morandi: 43 vittime, ci sono 3 bimbi e si scava ancora

Ferragosto di lutto, di lacrime, di preghiera ma anche di tante domande per Genova e per tutta l’Italia. Ieri, 14 agosto, intorno alle ore 11:50, sotto una pioggia battente, un terribile boato ha accompagnato i tuoni e fulmini che in quel momento si stavano abbattendo sul capoluogo ligure. Era il segno della tragedia, il momento in cui è crollata un’ampia parte del Ponte Morandi, il viadotto Polcevera dell’Autostrada A10, generando una vera e propria tragedia e facendo strage di cittadini innocenti.

Tra lo sgomento e il dolore di una città colpita e ferita da un dramma che ha dell’incredibile, e nel mezzo di un paesaggio apocalittico, si è attivata immediatamente la macchina dei soccorsi per andare in aiuto di tutti coloro che erano rimasti sepolti sotto le macerie dell’infrastruttura. Il bilancio, purtroppo, stamattina è arrivato a ben 43 vittime, tra le quali ci sono tre bambini di 9, 12 e 13 anni. Al momento si contano 16 feriti, mentre si continua a scavare per salvare altre vite: c’è molta ansia per le sorti di 4 dispersi. Per quanto concerne le persone rimaste ferite, 12 sarebbero state segnalate in gravi condizioni.

Le attività di ricerca procedono incessantemente: i vigili del fuoco sono intervenuti lungo i due lati del torrente Polcevera, nel quale si trova la maggior parte dei resti del viadotto crollato, e per questo motivo si è lavorato anche nel letto del corso d’acqua. In questa prima fase dei soccorsi, si è proceduto alla bonifica di tre aree: quella che si staglia sul lato sinistro del fiume dove sorgono i depositi dell’Amiu (azienda ambientale del Comune di Genova), e quella nel cuore del Polcevera dove si scorgono ancora le carcasse di automobili e camion che sono stati schiacciati da un’enorme sezione del ponte che è rovinata verso il basso, andando a conficcarsi nel terreno. Attualmente, si sta scavando soprattutto nei pressi della ferrovia, dove il crollo del viadotto ha aperto un grosso cratere nel quale si trovano diversi mezzi di trasporto distrutti.

Dichiarato il lutto cittadino per due giorni, nella giornata di oggi approderanno a Genova i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. I membri del governo, successivamente si incontreranno con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che già si trova nella città ligure e che nelle prime ore di questo drammatico Ferragosto si recherà presso gli ospedali San Martino e Stalla per dare il proprio sostegno ai feriti, e al contempo avrà un confronto con le istituzioni locali per trarre un ulteriore bilancio della tragedia del Ponte Morandi e per gettare le basi per i primi interventi: abbattere i resti del viadotto autostradale e trovare un’alternativa valida per la circolazione.

Si parla di un crollo strutturale dell’infrastruttura, mentre è stata smentita l’ipotesi circolata alcune ore dopo la tragedia, quando dei testimoni avevano indicato come probabile causa del dramma l’abbattersi di un fulmine su uno dei piloni del viadotto dell’A10. In realtà, è decisamente improbabile e inverosimile che una singola saetta possa abbattere una struttura imponente quale era il Ponte Morandi di Genova. Nel frattempo, la procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo.

Patrizia Gallina