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Ponte Morandi: “Io e mia figlia sotto le macerie, le tenevo la mano”

Mamma e figlia sotto le macerie insieme, mano nella mano, aggrappate alla vita, una storia di amore e coraggio quella di Marina Guagliata 58 anni e la figlia Camilla 24, sopravvissute al crollo del Ponte Morandi. Le due donne si trovavano all’interno di un negozio vicino al ponte, attraverso le finestre della struttura l’hanno visto crollare, un boato fortissimo e poi il silenzio assoluto. 

Sono state seppellite sotto uno strato di detriti: “Io riuscivo a respirare, il mio viso era libero, ma Camilla era sotto, era coperta”, spiega la madre. Marina ha perso conoscenza diverse volte ma non ha mai lasciato la mano di sua figlia. “Sono riuscita a sentirle una mano e stringergliela. Sono arrivata anche a toccarle il viso e con la mano le toglievo i detriti dalla bocca” racconta commossa.

Fortunatamente le due donne, estratte vive, sono fuori pericolo. Marina racconta di aver indicato ai soccorsi dove si trovava Camilla. Ha cercato di proteggere sua figlia fino all’ultimo istante: “Continuavo a gridare di lasciar perdere me e di prender lei” afferma. Le condizioni di Camilla erano decisamente più gravi rispetto a quelle della mamma. La ragazza ora non è in pericolo di vita ma ha riportato la rottura del bacino, di un braccio e di alcune costole che le hanno perforato un polmone. Le due si sono finalmente riviste dopo l’accaduto, adesso possono continuare le loro vite e tutto questo rimarrà solo un brutto ricordo!