Alla fine ha scelto la Russia e lo Zenit San Pietroburgo per lanciarsi in una nuova esperienza professionale dopo ben 25 anni di Juventus. Claudio Marchisio, infatti, dopo aver rescisso il contratto con la “Vecchia Signora” nell’ultimo giorno di calciomercato, è ufficialmente diventato un calciatore della squadra russa, siglando un accordo biennale da 3 milioni di euro più bonus all’anno.
Dunque, dopo ben 389 presenze con la squadra bianconera e 7 scudetti consecutivi, il centrocampista torinese è pronto a voltare pagina, vestendo la maglia dello Zenit che, consegnandogli il numero 10, ha lasciato chiaramente intendere di volerlo porre al centro del suo progetto sportivo. Del resto, annunciando il suo trasferimento in Russia su Twitter, proprio Marchisio ha sottolineato come si tratti di una società prestigiosa, di un progetto decisamente ambizioso basato sul suo stesso “desiderio di vincere”. Attualmente la squadra allenata da Semak è già in testa al campionato nazionale con 16 punti accumulati in 6 giornate, e si sta preparando al debutto stagionale in Europa League. La formazione di San Pietroburgo è stata inserita in un raggruppamento piuttosto abbordabile, formato da Copenaghen, Bordeaux e Slavia Praga.
Dopo aver rivelato le sue prime sensazioni su Twitter, Marchisio ha anche rilasciato delle dichiarazioni al sito ufficiale dello Zenit, dicendo di non aver mai avuto dubbi nel firmare quando è stato contattato dal club di San Pietroburgo. Il centrocampista ha anche ricordato che, dopo aver annunciato il suo addio alla Juventus, si era ripromesso che non avrebbe mai giocato in un’altra squadra della Serie A, ma allo stesso tempo nutriva l’ambizione di misurarsi con una nuova realtà che gli desse la possibilità di mettere in mostra le sue capacità. E così, tra le varie squadre che lo hanno cercato (in queste settimane si è parlato di Sporting Lisbona, Benfica, Porto, Siviglia, Betis, Monaco, Nizza e addirittura il Paris Saint-Germain del suo ex compagno di squadra Buffon), è stato proprio lo Zenit a convincere maggiormente il “Principino” della bontà del suo progetto.
Al termine della breve intervista, Claudio Marchisio ha anche svelato un simpatico retroscena: dopo aver deciso che sarebbe andato a giocare in Russia, ha chiamato il collega Domenico Criscito (ex Zenit, oggi al Genoa) per chiedergli di dargli il nome di un buon ristorante. Scherzi a parte, il difensore ha confermato all’ex juventino la bontà della sua scelta, aggiungendo anche che la società del presidente Fursenko può contare sull’apporto di “tifosi fantastici”.
Patrizia Gallina