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Ilva e Tap, Emiliano a muso duro su M5S: “La loro ritirata è stata indegna”

Michele Emiliano entra a gamba tesa sul Movimento 5 Stelle accusandolo, in sintesi, di non aver mantenuto le promesse fatte agli elettori pugliesi in merito alla decarbonizzazione dell’Ilva e allo spostamento del gasdotto Tap. Senza mezzi termini, il Governatore della Puglia ha definito “devastante quello che hanno fatto”, augurandosi che il partito di Luigi Di Maio possa almeno accogliere gli ultimi suggerimenti inviati dalla Regione da lui amministrata su entrambe le questioni.

Il politico barese – come riportato dall’Huffington Post – non ha nascosto di aver guardato con favore alla nuova maggioranza di governo, poiché aveva sempre annunciato di avere posizioni diametralmente opposte all’esecutivo precedente proprio sullo stabilimento di Taranto e sulla struttura che dovrebbe essere realizzata in provincia di Lecce. Emiliano ha ricordato che, in passato, era stato accusato dai pentastellati di aver assunto posizioni troppo morbide sia sulla decarbonizzazione dell’Ilva, sia sullo spostamento del gasdotto di circa 30 chilometri più a nord, allo scopo di tutelare l’ambiente circostante e la spiaggia di San Foca. Tuttavia, ora è proprio il presidente della Regione Puglia ad accusare M5S di una “ritirata indegna” sulla doppia vicenda, essendo venuto meno a quanto garantito all’elettorato soprattutto in campagna elettorale.

Allo stesso tempo, l’ex sindaco di Bari ha affermato di nutrire, per il futuro, qualche speranza che il governo decida di aprire almeno un tavolo delle trattative per gli interventi da effettuare presso la fabbrica tarantina, affermando: “Attendo di conoscere da questo governo se vogliono iniziare, visto che hanno deciso di mantenere aperta l’Ilva, a ragionare sulla decarbonizzazione”.

Spostando l’attenzione sulla Tap, Michele Emiliano ha menzionato i comizi tenuti in passato da Alessandro Di Battista e Barbara Lezzi, nei quali avevano affermato che se il Movimento 5 Stelle avesse vinto le elezioni, avrebbe provveduto immediatamente a bloccare l’opera, ben sapendo che ciò non sarebbe stato possibile e raccontando, dunque, una “balla elettorale” ai cittadini. A questo punto, il Governatore della Puglia auspica di ricevere l’appoggio dai grillini affinché l’infrastruttura possa approdare a circa 30 chilometri più a nord rispetto a dove dovrebbe essere realizzata, evitando così di cadere nell’immobilismo verificatosi in merito alla vicenda-Ilva, altrimenti si tratterebbe di un’ulteriore presa in giro verso tutti quei pugliesi che, alle scorse elezioni politiche, hanno premiato M5S con il 50% circa delle preferenze.

Le dure affermazioni del politico pugliese hanno trovato l’immediata replica da parte dei pentastellati. In un comunicato ufficiale, il partito di Luigi Di Maio ha dichiarato che Emiliano “farebbe bene a tacere”, aggiungendo di non accettare lezioni da un esponente del Partito Democratico che, con la sua “inerzia”, ha di fatto consentito l’approdo del Tap in Puglia. Nello specifico, i grillini hanno accusato l’ex primo cittadino di Bari di non aver fatto nulla tra ricorsi al Tar e monitoraggi per bloccare la realizzazione del gasdotto.

Infine il Movimento 5 Stelle ci ha tenuto a sottolineare l’impegno profuso in questi anni affinché non si realizzasse il Tap, definito “ennesimo abominio partorito dai professionisti della malapolitica dei precedenti governi PD”, ricordando che è sceso in campo sia sotto il profilo istituzionale, sia manifestando accanto ai cittadini per opporsi a questi interventi.

Patrizia Gallina