La sconfitta all’ultimo secondo nel derby della Madonnina di domenica 21 ottobre potrebbe influire pesantemente sul futuro di Gennaro Gattuso alla guida tecnica del Milan. Infatti, oltre alle proteste dei tifosi, pare che l’allenatore calabrese stia cominciando a fare i conti con qualche malumore di troppo all’interno della società. Il club, infatti, non sarebbe disposto ad attendere che l’ex centrocampista faccia esperienza e maturi proprio sulla panchina rossonera, poiché c’è bisogno di tornare a vincere e di farlo al più presto per una squadra come il Milan.
Di conseguenza, un ribaltone alla gestione tecnica della squadra potrebbe non essere più un’ipotesi remota: Gattuso avrebbe una settimana di tempo per dimostrare nei prossimi impegni contro Betis Siviglia (Europa League), Sampdoria e Genoa di aver ormai imparato dagli errori del passato e di essere riuscito a tirare fuori la formazione rossonera da un’involuzione nel gioco e, ultimamente, anche nella personalità che stanno diventando preoccupanti. Qualora ciò non si dovesse verificare, o se dovessero giungere dei risultati positivi ma con prestazioni poco convincenti, quasi certamente Leonardo e Maldini sarebbero pronti a sollevare dall’incarico il campione del mondo 2006.
E se fino a poche settimane si parlava con insistenza di un “fantasma Antonio Conte” che aleggiava intorno alla panchina di Gattuso, ora invece ci sarebbe un altro nome che sarebbe finito sul taccuino della dirigenza del Milan: Roberto Donadoni. L’ex tecnico del Bologna – al momento disoccupato – naturalmente sarebbe ben lieto di ripartire dalla squadra che come calciatore gli ha consentito di ottenere grandi successi e, manco a dirlo, è in ottimi rapporti proprio con Maldini e Leonardo, i quali pare abbiano già vagliato la disponibilità dell’ex CT dell’Italia ad approdare a Milanello se ci dovesse essere un avvicendamento in panchina.
Dunque, Donadoni sembra aver superato Antonio Conte nelle preferenze dei “diavoli rossoneri”, anche e soprattutto per ragioni di tempo e di denaro. Il tecnico pugliese, infatti, proprio da pochi giorni ha dato mandato ai suoi avvocati di arrivare ad una risoluzione dell’accordo ancora in essere con il Chelsea: siccome le parti si sono lasciate in malo modo, sarà piuttosto difficile arrivare ad una soluzione di compromesso in tempi brevi. L’allenatore pare abbia chiesto al club inglese di versargli in anticipo l’intero ingaggio relativo alla stagione 2018-2019 che va ben oltre i 10 milioni di euro, mentre la società di Abramovich avrebbe risposto di essere disposta a liberarlo solo se lui rinuncerà a tutti gli emolumenti. Di conseguenza, si prevede un duro braccio di ferro che potrebbe andare avanti per parecchie settimane. Questa situazione di stallo, non solo ha raffreddato l’interesse del Milan, ma starebbe creando anche dei problemi al Real Madrid che avrebbe contattato proprio Conte per offrirgli la gestione della squadra al posto di Lopetegui.
Roberto Donadoni, invece, se dovesse essere chiamato dal club milanese sarebbe pronto nell’immediato e avrebbe già trovato l’intesa economica. L’ex calciatore rossonero, inoltre, ha anche un ottimo score quando lavora come subentrante: nel 2004-2005 ha strappato un 9° posto alla guida del Livorno, nel 2010-2011 ha ottenuto la salvezza con il Cagliari, nel 2011-2012 è stato protagonista di una brillante settima posizione con il Parma, e nel 2015-2016 ha garantito al Bologna la permanenza in Serie A senza troppe sofferenze. Naturalmente, se dovesse diventare il nuovo tecnico del Milan al posto di Gattuso, per Donadoni si tratterebbe di un ritorno in una grande piazza, dopo l’infelice esperienza a Napoli e quella non memorabile alla guida della Nazionale italiana.
Patrizia Gallina