Nel corso dell’estate avevano trovato l’accordo con una multinazionale canadese per la vendita della loro storica azienda. Tuttavia, i dirigenti dell’Olsa, società con sede a Rivoli (provincia di Torino) che dal lontano dopoguerra produce fanali e illuminazione per il settore automotive, prima di ratificare l’effettivo passaggio di consegne, hanno deciso di fare un ultimo regalo ai propri dipendenti, ovvero un premio da 1 milione di euro.
In un primo momento, quando gli era stato comunicato della cessione del gruppo alla Magna International, società di componentistica del Canada, gran parte degli impiegati aveva manifestato un pizzico di preoccupazione, temendo che un eventuale spostamento della produzione all’estero e l’ingresso dei nuovi proprietari gli sarebbe costato il posto di lavoro. Invece, per fortuna, col tempo si è appreso che la transazione non era stata decisa come un atto di dismissione dell’azienda italiana, ma come un intervento necessario affinché il progetto imprenditoriale potesse crescere ancora e assumere un taglio decisamente internazionale.
Ed ora è arrivata anche la bella decisione dei vecchi proprietari di destinare circa un milione di euro ai dipendenti che in questi quarant’anni si sono impegnati duramente per garantire una costante crescita della Olsa. Il premio speciale e di commiato rivolto ai circa 600 addetti italiani consiste in uno stipendio mensile in più per ognuno di loro, dunque un cospicuo arrotondamento in busta paga. Come riportato dal “Corriere della Sera”, i fondatori della società torinese, Alberto Peyrani, Bruno Ressico, Eugenio Bosco e Massimo Pedrana, hanno dichiarato di aver deciso di cedere la loro “creatura” al colosso canadese perché, essendo ormai tutti al di sopra dei 65 anni, hanno preferito lasciare spazio ad una gestione più giovane che possa assicurare alla società quella spinta in più che la porti ad essere competitiva sul mercato mondiale. Però, prima di compiere il passo di addio, non potevano affatto dimenticarsi dei loro “compagni di questo lungo viaggio”, ai quali hanno voluto lasciare quest’ultimo regalo di commiato.
L’azienda Olsa, attualmente, vanta circa 285 milioni di euro di ricavi e 6 stabilimenti (due in Italia, mentre gli altri si trovano in Polonia, Messico, Brasile e Cina). Con il passaggio nel Gruppo Magna entrerà nel giro di una multinazionale che ha un valore di quasi 40 miliardi di dollari. Pedrana, parlando della cessione della società, ha evidenziato che, in questi ultimi anni, il settore delle automobili sta cambiando molto velocemente, dunque anche le componenti come i fanali stanno diventando sempre più sofisticati. Ad esempio, prossimamente con l’avvento della guida autonoma le illuminazioni al led saranno fondamentali, e proprio per venire incontro a queste richieste di mercato sempre più precise e tecnologiche, c’è bisogno di una grande società che possa assicurare ingenti investimenti.
Infine, per tranquillizzare ulteriormente i lavoratori italiani, è stato ribadito che l’assetto produttivo non cambierà, che tutti resteranno al loro posto, con i sindacati che sperano in un impegno da parte della nuova proprietà nell’aprire un piano per nuove assunzioni.
Patrizia Gallina