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Dramma Leicester, cade elicottero: a bordo c’era anche il presidente del club

Era passato alla storia come il presidente della “favola Leicester”, artefice, insieme al tecnico Claudio Ranieri, della sorprendente cavalcata che aveva portato la squadra inglese a vincere nel 2016 la sua prima Premier League davanti ad autentiche corazzate come Arsenal, Manchester City e Tottenham. Ora, però, quella bella storia si è tramutata in tragedia, con il patron thailandese Vichai Srivaddhanaprabha che ha perso la vita in seguito ad un incidente occorso all’elicottero sul quale viaggiava ieri sera, dopo la sfida tra il suo Leicester e il West Ham.

Il velivolo è caduto al suolo in un parcheggio non troppo distante dal King Power Stadium, l’impianto che ospita la squadra del Leicester. Al momento la società britannica non ha ancora diffuso un comunicato ufficiale ma, come riporta “Repubblica”, fonti vicine alla famiglia del proprietario avrebbero confermato che era a bordo dell’elicottero al momento del tragico schianto, e che sarebbe morto a 60 anni. Insieme al miliardario thailandese sarebbero deceduti anche i due piloti, mentre non si sa ancora se con loro ci fosse la figlia dell’imprenditore, Voramas, 37enne.

Il vero nome dello sfortunato presidente del Leicester era Raksriaksorn, ma il re della Thailandia, per rendere merito ai suoi grandi successi imprenditoriali, aveva deciso di ribattezzarlo Vichai Srivaddhanaprabha che, letteralmente, si traduce in “luce di gloria progressiva”. Purtroppo, però, la luce del miliardario 60enne si è spenta nella serata di sabato, quando l’elicottero che lo stava trasportando lontano dallo stadio è repentinamente precipitato, non lasciandogli – pare – alcuna via di scampo.

L’uomo, titolare di una catena di negozi duty-free dal nome King Power, nel 2010, forte della buona riuscita del suo progetto imprenditoriale che gli aveva consentito di incamerare ingenti profitti, aveva deciso di acquistare per 39 milioni di sterline il Leicester, garantendo al club la sponsorizzazione per tre anni con la sua azienda. E proprio nel 2016 era arrivata quella clamorosa vittoria in Premier League, che aveva proiettato il quinto uomo più ricco della Thailandia nella leggenda insieme all’allenatore italiano Claudio Ranieri, impeccabile guida tecnica di quella formazione che, puntando sull’attaccante ex operaio Vardy e sull’allora sconosciuto fantasista Mahrez, aveva sbaragliato la ben più ricca e quotata concorrenza, conquistando un campionato a dir poco storico. In quell’occasione, in segno di riconoscenza verso i suoi giocatori, il patron donò una BMW i8s cadauno, mentre al tecnico concesse un rinnovo contrattuale milionario.

Nella stagione successiva, però, il massimo dirigente thailandese fu costretto ad esonerare Ranieri a causa di una serie di risultati negativi che avevano fatto precipitare la squadra in zona retrocessione, probabilmente anche per l’ammutinamento di alcuni calciatori verso l’ex allenatore della Roma. Il patron aveva l’abitudine di giungere allo stadio circa un’ora prima del fischio d’inizio della partita a bordo del suo elicottero personale, lasciando poi la struttura solo quando era terminata la gara. Questa volta, però, quest’abitudine si è tramutata nella causa della sua drammatica morte e nella tragica fine di quella che nel 2016 era stata definita da tutto il mondo calcistico come una vera e propria “favola”, se non addirittura un “miracolo sportivo”.

Al momento non sono state ancora chiarite le dinamiche dell’incidente che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto avere delle conseguenza ancor più terribili, giacché il velivolo del magnate thailandese è caduto all’interno del parcheggio, scatenando in un battibaleno un devastante incendio. Dopo aver appreso la notizia, il portiere del Leicester, Schmeichel, non è riuscito a trattenere le lacrime, mentre il centravanti Vardy ha pregato, postando le immagini su Twitter.

Patrizia Gallina