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Venezia, maestre cancellano Gesù dalla canzone di Natale: bimba si ribella

Avevano deciso di rimuovere un’intera strofa da una canzone di Natale per non urtare la sensibilità degli alunni musulmani, ma di fronte alla protesta ben organizzata da una bambina che ha lanciato una vera e propria petizione all’interno della scuola, le insegnanti alla fine hanno dovuto fare un passo indietro, introducendo nuovamente la sezione del brano dedicata a Gesù Cristo.

È quanto accaduto in una scuola di Riviera del Brenta, in provincia di Venezia. Già da un po’ di tempo, nell’istituto ci si stava preparando alla consueta recita natalizia contenente la canzoncina “Buon Natale in allegria”. Il testo, tra gli altri, conteneva la seguente strofa: “Su, brindiamo! Festeggiamo! Questo è il giorno di Gesù”. Le maestre, dopo averci riflettuto su, avevano deciso di rimuovere dal canto il riferimento al Messia per non fare un torto ai ragazzini di religione musulmana. Questo cambiamento, però, non è affatto piaciuto ad un’alunna di 10 anni, la quale, all’insaputa della madre, dapprima ha pensato di scrivere una lettera di protesta indirizzata alla preside, ma poi ha preferito avviare un’azione che coinvolgesse la sua classe al completo.

La piccola studentessa, infatti, ha dato il via ad una vera e propria petizione affinché il nome di Gesù fosse reinserito nella canzone natalizia da intonare durante la recita. Il foglio per la raccolta delle firme ha circolato tra i banchi della classe, ottenendo in poche ore un ampio numero di adesioni, comprese quelle degli allievi musulmani. E così, una volta appurato il successo ottenuto dalla sua iniziativa, la bimba ha consegnato il foglietto alla maestra contenente la richiesta ufficiale di reinserimento della strofa “incriminata”.

Come ha spiegato la mamma della giovane alunna, alla fine, di fronte alla volontà degli studenti, le insegnanti si sono dovute ricredere, decidendo di ripristinare la strofa su Gesù Cristo nella canzoncina natalizia.

Questa vicenda ha ottenuto una maggiore risonanza mediatica perché si è verificata in concomitanza con la notizia che parla di oltre 500 richieste giunte alla Regione da parte delle scuole venete, affinché si avvi un finanziamento di 50mila euro per allestire dei presepi. Una presa di posizione sostenuta appieno anche dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che, intervenuto ad un incontro con la Fidae (Federazione Istituti di Attività Educative) ha ricordato che i presepi “fanno parte della nostra identità”.

Patrizia Gallina