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Mancini pensa alla Nazionale ma “apre” alla Juventus

È un Roberto Mancini tra presente e futuro (con apertura clamorosa) quello che si è raccontato al “Corriere dello Sport”. Il tecnico di Jesi ha tratto un bilancio sui suoi primi sei mesi alla guida della Nazionale italiana che hanno portato ad un secondo posto nel girone di Nations League non senza affanni, qualche risultato deludente e le prime critiche da parte di tifosi e addetti ai lavori.

Nonostante ciò, il CT azzurro si è detto comunque soddisfatto di questa prima parte di lavoro, soprattutto per essere riuscito a creare un bel gruppo, una squadra “speciale e divertente” che gli ricorda molto l’unione e l’atmosfera che si respirava durante i Mondiali di Italia ’90. L’ex allenatore dell’Inter ha svelato che il suo obiettivo principale è quello di puntare sui giovani, studiandoli, preparandoli al meglio e soprattutto facendoli giocare, aggiungendo che, dopo la terribile delusione dell’esclusione da Russia 2018, sta già notando un certo riavvicinamento dei tifosi alla Nazionale.

Parlando dei singoli, Roberto Mancini ha ribadito che le porte di Coverciano sono aperte a tutti (i meritevoli, ndr), anche a quei calciatori che sicuramente non sono più giovanissimi. E a tal proposito il discorso è scivolato su Fabio Quagliarella che, a 35 anni, sta vivendo una seconda giovinezza calcistica con la maglia della Sampdoria, con la quale in questa prima parte di stagione ha già collezionato un bottino di 12 reti. Il Commissario Tecnico, a tal proposito, ha rivelato che se a marzo, quando inizieranno le qualificazioni europee, dovesse essere in difficoltà nel reparto d’attacco, e se l’attaccante doriano dovesse continuare a segnare 1-2 gol a partita lo convocherebbe senza alcun problema. Allo stesso tempo, però, ha chiarito che Quagliarella, per evidenti motivazioni anagrafiche, non può di certo sperare in un futuro a lungo termine con la maglia dell’Italia, e questo è un principio che il CT marchigiano intende applicare con tutti i giocatori più maturi.

Passando alle “dolenti note”, ancora una volta Mancini ha dimostrato di credere nelle qualità di Mario Balotelli, facendolo tornare in azzurro nelle sue prime gare da allenatore. Nonostante ciò, ancora una volta il centravanti ex Milan ha deluso le aspettative, e il tecnico nei suoi confronti si è espresso con estrema chiarezza, dicendo di sperare ancora che prima o poi possano arrivare dei segnali positivi da SuperMario, aggiungendo però: “Tornerà in Nazionale solo se lo merita”. Il Commissario Tecnico dell’Italia non ha nascosto che quando è stato sulle panchine di Inter e Manchester City il centravanti è stato importante per i suoi successi, ma purtroppo negli ultimi mesi ha fatto davvero poco. Tuttavia, siccome ha ancora 28 anni, potrebbe tranquillamente disputare sia i prossimi Europei che Mondiali e questa prospettiva dovrebbe rappresentare per lui uno stimolo per rilanciarsi.

Sempre in tema di attaccanti, Roberto Mancini ha smentito tutte le notizie che parlavano di rapporti ai minimi termini tra lui e Ciro Immobile. L’allenatore di Jesi, infatti, ha dichiarato che, siccome la Nazionale non è una squadra di club in cui puoi avere diverse occasioni di essere decisivo nel corso di una stagione, bisogna farsi trovare pronti in quelle 8-9 gare in cui si viene chiamati in causa e, anche se il giocatore della Lazio ad oggi è il miglior bomber italiano, l’Italia non prende di certo parte a un “torneo di Subbuteo”, ma ad una competizione di alto livello in cui i valori in campo sono molto alti. Discorso simile anche per Federico Chiesa, che il CT azzurro ha definito “imbattibile in velocità” e nell’uno contro uno, ma poco concreto sotto porta, aspetto che andrà migliorato, soprattutto trattandosi di un ragazzo di 21 anni.

Infine, guardando al futuro, Roberto Mancini si è lasciato andare ad una sorta di “apertura” clamorosa. Parlando della Juventus – squadra per cui faceva il tifo da bambino – l’ex tecnico dell’Inter non ha affatto escluso di potersi vedere un giorno alla guida della formazione bianconera, affermando: “Nella vita mai dire mai davanti a niente”, e poi provando a glissare sull’argomento ricordando che comunque attualmente resta concentrato sulla Nazionale, dunque “non è questo il momento di sognare”.

Patrizia Gallina