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Cellule staminali emopoietiche del midollo osseo resistenti alla chemioterapia

L’impiego di farmaci chemioterapici sovente ha effetti collaterali, tossici per cellule sane come ad esempio le cellule staminali emopoietiche che hanno il delicato compito di generare gli elementi fondamentali del sangue dai globuli rossi ai leucociti. Per anni gli scienziati si sono interrogati sull’esistenza nel midollo osseo di cellule staminali in grado di resistere a farmaci come i chemioterapici mentre altre cellule, anche sane, ne subiscono gli effetti.

Una ricerca congiunta sino-americana avrebbe trovato la risposta nella porzione interna delle ossa una sotto-popolazione di cellule staminali emopietiche, le “Hsc” ( hematopoietic stem cell ). Queste rappresentano la “riserva” per fabbricare i nuovi elementi del sangue, anche a seguito di eventi traumatici o la somministrazione di farmaci altamente tossici. In condizioni fisiologiche al’interno delle ossa il midollo osseo rappresenta il tessuto che genera globuli rossi, bianchi e piastrine del sangue. Questi vanno a sostituire le cellule vecchie e mal funzionanti. Quando l’individuo si trova in uno stato di debilitazione a seguito di eventi patologici o a eseguito trattamenti chemioterapici, persino le cellule staminali del midollo risentono dello stress chimico. Tuttavia alcune cellule sono particolarmente resistenti ai trattamenti farmacologici.

Dove sono allocate le Hsc, le cellule staminali emopoietiche farmaco-resistenti?

Attraverso tecniche di imaging che hanno tracciato cellule Hsc di topo opportunamente modificate con sostanze fluorescenti per seguirne la destinazione all’interno delle ossa; contestualmente hanno fatto ricorso al 5-FluoroUracile, uno dei primi chemioterapici impiegati nella lotta alle neoplasie, giungendo ad una scoperta significativa. Le Hsc si disporrebbero all’interno del midollo in prossimità di cellule staminali dell’osso, da cui appunto si formano gli elementi scheletrici o del mesenchima, un particolare tessuto cellulare del corpo. Queste ultime fungerebbero, in un certo senso da “guardie del corpo” per le staminali emopoietiche, proteggendole dalle sostanze tossiche.