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Lega di Rieti, gaffe pre-elettorale: nel simbolo compare l’Umbria

Il 3 febbraio, a Rieti, si terranno le elezioni provinciali durante le quali voteranno solo i consiglieri comunali. La tornata elettorale rischia di passare alla storia non tanto per quello che sarà il suo risultato finale, ma per una gaffe che, per certi versi, ha del clamoroso e sulla quale in un battibaleno già si sono scatenati gli avversari politici del movimento protagonista della svista. La Lega di Rieti – movimento cittadino che trae ispirazione dal partito di Matteo Salvini – nel presentare ufficialmente il suo simbolo in vista della chiamata alle urne ha mostrato un’immagine che non solo non ha nulla a che vedere con il Lazio, ma che richiama palesemente l’Umbria.

Infatti, il disegno che campeggia nel simbolo della Lega di Rieti raffigura la sagoma della Regione Umbria e non del Lazio che invece sarebbe dovuto comparire nel logo. La gaffe è stata svelata da Andrea Smacchi, consigliere regionale umbro del Partito Democratico. Questi, nel commentare ironicamente lo scivolone, ha detto di non sapere che nel contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle fosse prevista anche l’annessione dell’Umbria alla Provincia di Rieti, definendo l’accaduto tragicomico, ma aggiungendo anche che si tratta dell’ennesima dimostrazione “di quanto gli appartenenti a quel partito siano inadeguati e incapaci”.

Umberto Fusco, senatore e commissario della Lega reatina, ha chiarito innanzitutto che non si tratta di una lista ufficiale di Noi con Salvini che ha deciso di non presentarsi alle elezioni nella città laziale, ma che è piuttosto una lista d’appoggio che sicuramente avrebbe dovuto agire con maggiore attenzione. L’esponente del Carroccio ha affermato che i responsabili della Lega di Rieti gli hanno detto che, in realtà, il disegno mirava a raffigurare semplicemente delle montagne e non l’immagine stilizzata dell’Umbria. Allo stesso tempo ha anticipato che lunedì mattina chiederà ufficialmente la rimozione e la sostituzione del logo “incriminato”, aggiungendo però che quando era stato presentato circa quindici giorni fa, nessuno si era accorto dello scivolone e nessuno aveva protestato.

Piuttosto duro è stato il commento di Paolo Trancassini, esponente di Fratelli d’Italia e, soprattutto, punto di riferimento del partito proprio nella città di Rieti. Questi, infatti, ha detto che sicuramente può capitare a tutti di commettere degli errori, anche se è rimasto piuttosto sorpreso dal mancato intervento della Lega che, seppur si tratti di una lista civica, non ha rilasciato un comunicato ufficiale per scusarsi ed assumersi le proprie responsabilità. Il sindaco di Leonessa ha sottolineato, a tal proposito, che anche Fratelli d’Italia ha una lista che l’appoggia, ma comunque il partito principale resta responsabile delle iniziative prese e anche di eventuali errori commessi.

Decisamente severo è stato il commento dei membri del gruppo Rieti città futura, Alessio Angelucci, Elena Leonardi, Simone Petrangeli e Mauro Rossi, i quali oltre a parlare di inadeguatezza e incapacità degli esponenti della Lega di Rieti, hanno affermato che secondo loro, in seguito a questa incredibile gaffe che ne dimostra l’incompetenza: “Non meriterebbero un solo voto da parte degli amministratori della provincia di Rieti”.

Patrizia Gallina