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New York, insegnante gioca a Fortnite con gli alunni: licenziato

Sfida gli studenti della sua classe a Fortnite, ma perde il lavoro. È quanto accaduto a un insegnante di New York ventinovenne, Brett Belsky, il quale aveva deciso di coinvolgere i suoi studenti di un liceo di Brooklyn in una sorta di torneo al celebre battle royale della Epic Games con finalità didattiche. L’obiettivo dell’uomo, infatti, era quello di fare in modo che i giovani si sentissero spronati a dare il massimo nella sua materia, l’educazione fisica.

Il New York Post ha riportato che, in seguito a quest’episodio, il docente è stato raggiunto dapprima da un provvedimento di sospensione e poi addirittura da una lettera di licenziamento da parte del Dipartimento di Educazione di New York. La vicenda risale al gennaio dello scorso anno e, secondo quanto emerso dai media statunitensi, la motivazione sarebbe legata al “cattivo esempio” dato da Belsky agli alunni dell’istituto scolastico MS890. Il fatto è balzato agli onori della cronaca perché l’uomo, ritenendo ingiustamente di essere stato allontanato, ha deciso di adire le vie legali per ottenere una pronta riassunzione.

I legali del professore di educazione fisica hanno presentato regolare denuncia alle autorità locali, asserendo che il loro assistito, comportandosi come avrebbe fatto qualsiasi buon educatore, ha cercato di fornire maggiori motivazioni agli studenti e di stabilire con loro una migliore collaborazione. Nella primavera dell’anno scolastico 2017-2018, il docente avrebbe ascoltato dei discorsi di alcuni ragazzi, i quali parlavano tra loro di un videogioco conosciuto in tutto il mondo, Fortnite, intuendo che i giovani si distraevano dalle lezioni e dalle attività didattiche per occuparsi esclusivamente del battle-royale.

Subito dopo l’uomo avrebbe scritto il suo nome utente sulla bacheca dell’istituto in cui lavorava, chiedendo ai genitori degli scolari l’autorizzazione a giocare con loro allo scopo di spingerli ad impegnarsi di più nello studio tramite una serie di partite a Fortnite, promettendo che avrebbe donato al vincitore della competizione un disco da hockey con tanto di autografo. In base alle testimonianze raccolte dagli alunni e dall’ex professore, pare che le sessioni di Fortnite Battaglia Reale siano durate all’incirca venti minuti, e proprio questo tempo ridotto dimostrerebbe – secondo gli avvocati di Belsky – che si sarebbe trattato di una specie di dimostrazione a fini educativi.

Con la presentazione dell’istanza alle autorità giudiziarie di New York, il docente americano intende ricorrere in appello per contestare il licenziamento sancito dai dirigenti della scuola presso la quale lavorava, chiedendo un pronto reintegro in servizio.

Patrizia Gallina