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Vladimir Luxuria parla del suo passato al GF16: “Sto bene così…”

Vladimir Luxuria è entrata nella casa del Grande Fratello 16 durante l’ultima puntata del reality andata in onda lo scorso lunedì. Lei come Lemme e Guendalina Canessa rimarrà per una o due settimane nei panni di ospite. Nella casa più spiata d’Italia i concorrenti si lasciano spesso sfuggire importanti rivelazioni della loro vita. Poche ore fa, durante una chiacchierata con alcuni concorrenti, Vladimir ha parlato del suo passato.

Alcuni concorrenti anche chiesto a Vladimir Luxuria se si è sempre sentita una donna nonostante da bambino fosse maschio. Lei ha risposto di aver capito di sentirsi una donna quando era ancora molto piccola e lo ha sempre ammesso a se stessa. A parer suo la cosa diventa un problema grave solo quando non si ha il coraggio ammettere come stanno davvero le cose. Al Grande Fratello 16 la nota opinionista ha raccontato che da piccola la sorella le ha prestato un vestito, quando l’ha indossato si è sentita felice. Si rende conto di avere forse molti limiti come donna, ma sta bene così.

Vladimir Luxuria ha poi raccontato un episodio che in passato l’ha fatta stare davvero male. Era fuori vestita da donna quando è passato il padre insieme ad un suo amico. L’uomo ha detto al padre di guardarlo, quando si è girato ha capito che era proprio suo figlio. Vladimir ha poi svelato: Salgo a casa e sento le urla di mia madre e di mio padre che stavano litigando. Io mi sentivo responsabile dell’infelicità di coloro che mi avevano messa al mondo, che mi avevano fatto crescere.”

Vladimir Luxuria si è sentita compresa e ascoltata dagli altri concorrenti, ecco cosa ha detto

Dopo il racconto di Vladimir Luxuria i ragazzi l’hanno abbracciata, erano visibilmente commossi. L’opinionista ha molto apprezzato il loro comportamento, sono riusciti ad emozionarla. In confessionale ha detto che mentre parlava si sentiva compresa e ascoltata. Vladimir ha poi concluso dicendo: “Questi sono sconosciuti per me, però ho sentito in loro una bontà che mi ha travolta, come se in quel momento fossero diventati dei miei amici pronti a capirmi e comprendermi”.