La violenta vicenda si è svolta pochi giorni fa a Nonantola, in provincia di Modena. Un uomo di 42 anni, dopo una lite scoppiata tra le mura domestiche per futili motivi, ha picchiato per l’ennesima volta la moglie. Questa volta però la vittima ha approfittato di un momento di distrazione del marito violento e si è chiusa in bagno. Stanca dei continui maltrattamenti e di vivere nel terrore ha trovato il coraggio di allarmare le forze dell’ordine per chiedere aiuto. Agli agenti al telefono ha detto: “Aiutatemi, mio marito mi ammazza”.
In seguito alla richiesta di aiuto della vittima, immediato è stato l’intervento dei carabinieri sul luogo dell’aggressione avvenuta in provincia di Modena, a Nonantola. Giunti all’interno dell’abitazione della coppia gli agenti hanno trovato strumenti di tortura: un manico di scopa ricurvo, due coltelli a serramanico, una pistola a salve e due cinture legate tra loro alle tubature del gas che formavano un cappio. Ai carabinieri la donna ha confessato che i maltrattamenti andavano avanti da gennaio, quando i due litigavano lui la picchiava e maltrattava. Dopo le percosse il marito le chiedeva scusa e le prometteva che non sarebbe più successo, il suo comportamento violento non è però cambiato.
All’inizio la vittima sperava che il marito cambiasse davvero atteggiamento, ma con il passare del tempo ha iniziato a vivere nel terrore. La donna aveva paura che il marito avrebbe potuto ucciderla davvero ed è per questo che ha deciso di denunciarlo. Il 42enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Dopo l’arresto è stato portato nel carcere a Reggio Emilia.