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Torino, 68enne ucciso con due coltellate in casa: arrestato il figlio

La drammatica vicenda si è svolta nella mattinata di martedì 21 aprile a Torino, all’interno di un appartamento situato in via Ribet, nel quartiere di San Salvario. Un pensionato di 68 anni è stato ucciso a coltellate tra le mura domestiche. La vittima è Mario Trimboli, ad ucciderlo potrebbe essere stato il figlio Emanuele Trimboli, un uomo di 43 anni affetto da problemi mentali.

Il 43enne era tornato a vivere con il padre dopo essersi separato dalla moglie. Emanuele ha chiamato la sorella per dirle che il padre era morto, subito dopo si è dato alla fuga. La donna si è precipitata a casa del padre e lo ha trovato morto, il coltello usato per uccidere il 68enne era ancora in casa, dentro il lavandino della cucina. La figlia della vittima ha allarmato le forze dell’ordine, sul luogo della tragica vicenda avvenuta a Torino immediato è stato l’intervento dei carabinieri. Il pensionato sembra essere stato ucciso da due coltellate al collo, sarà però l’esame autoptico a confermare l’esatta causa del decesso.

Intanto, i carabinieri hanno rintracciato il figlio della vittima. Alla vista degli agenti l’uomo ha provato a cambiare strada per evitarli ma è stato subito bloccato, aveva con sé il telefono del padre. L’arma usata per l’omicidio è stata inviata al reparto investigazioni speciali insieme agli abiti del 43enne per trovare possibili tracce. In seguito ad un lungo interrogatorio, il figlio del 68enne è stato arrestato per omicidio, l’uomo è stato poi portato nel carcere delle Vallette. Al momento non è chiaro il motivo che abbia spinto il 43enne ad uccidere il padre, sembra però che tra loro c’erano da tempo incomprensioni e litigi.