Sfiorata la tragedia a Brescia, in via Eritrea, un uomo di 63 anni di origini tunisine ha accoltellato l’amico, un uomo moldavo di 57 anni. I due condividevano una struttura abbandonata. Dopo essere stato brutalmente aggredito, il 57enne ha trovato la forza di allarmare le forze dell’ordine per chiedere aiuto. In seguito alla segnalazione, immediato è stato l’intervento della Polizia e di un’ambulanza sul luogo della violenta aggressione.
Giunti sul posto gli agenti hanno trovato il 57enne pieno di tagli sul corpo, era ricoperto di sangue. Il suo aggressore per colpirlo ha utilizzato un coltello dalla lama di 7 centimetri circa. L’uomo ha raccontato ai militari che poco prima era stato accoltellato dall’amico. Dalle informazioni fornite dalla vittima e dalle tracce di sangue presenti nell’edificio, i poliziotti hanno subito capito che il 63enne si trovava ancora in zona. Gli agenti lo hanno infatti trovato poco distante dall’edificio in cui è avvenuta l’aggressione a Brescia. L’uomo aveva tutti i vestiti sporchi di sangue.
L’amico del 53enne era completamente ubriaco, ai poliziotti ha detto che non ricordava nulla di ciò che era successo. Dopo aver svolto le dovute indagini, i poliziotti hanno accertato che è stato il 63enne ad accoltellare l’uomo moldavo di 57 anni. L’uomo è stato arrestato con la grave accusa di tentato omicidio, dopodiché è stato portato in carcere.