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Varese, segrega la moglie in casa e la maltratta: arrestato marito violento

È finalmente finito l’incubo di una donna picchiata e maltrattata da tempo dal marito violento tra le mura domestiche, un appartamento di viale Borri a Varese. Da più di un mese un uomo di origine tunisina teneva segregata la moglie all’interno della loro abitazione, dove era costretta a subire i maltrattamenti del marito.

L’ultimo episodio di violenza è avvenuto nella mattinata di martedì all’interno dell’appartamento della coppia a Varese. Dopo aver sentito le urla della donna sono stati probabilmente i vicini di casa ad allarmare le forze dell’ordine. In seguito alla segnalazione, immediato è stato l’intervento degli agenti della Questura di Varese sul luogo in cui si è svolta la violenta vicenda. Giunti sul posto non è stato facile per i poliziotti entrare in casa. Al loro arrivo infatti l’uomo ha iniziato ad agitare dei grossi coltelli per impedirgli di entrare. Ha minacciato anche di far saltare il palazzo in aria.

La donna era terrorizzata e in lacrime, urlava per chiedere aiuto. Dopo non poco tempo i poliziotti sono riusciti a convincere l’uomo a far entrare i sanitari in casa per prestare i primi soccorsi alla moglie. Per paura di essere arrestato, l’uomo si è calato dal balcone con lo scopo di darsi alla fuga, è stato però raggiunto dagli agenti in una zona senza uscita. L’uomo aveva ancora con sé i coltelli e continuava a minacciare i poliziotti. Dopo una lunga mediazione si è però arreso consegnandosi alla polizia. Il marito della vittima è stato arrestato per maltrattamenti, sequestro di persona, resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale. Dopo l’arresto è stato portato nel carcere di Varese.