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Covid-19, scuola: si valuta la riapertura dopo Pasqua anche in zona rossa

Si sta valutando una possibile riapertura della scuola dopo Pasqua. La scadenza del decreto è prevista il 6 aprile 2021, dopo Pasquetta le norme restrittive al momento valide potrebbero subire delle modifiche. Scuole materna, elementare e prima media potrebbero tornare in presenza, anche in zona rossa. Mario Draghi ha fatto sapere che non appena la situazione dei contagi lo consentirà la scuola sarà la prima attività ad essere riaperta. Il premier ha aggiunto che almeno gli studenti fino alla prima media torneranno in presenza.

Non è ancora nota la data di riapertura della scuola, in molti sembrano però favorevoli a far tornare almeno una parte degli studenti a scuola dopo Pasqua. Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia, intervistata da Sky Tg24 ha fatto sapere che la scuola è chiusa in zona rossa. Lei si augura che alcune regioni in questa settimana possano passare in arancione. Questo consentirebbe anche la riapertura dei nidi, della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado e 50 e 50 le scuole secondarie di secondo grado.

Si valuta la riapertura della scuola dopo Pasqua, ecco cosa ha detto Elena Bonetti

La ministra per le Pari opportunità e la famiglia pensa che dopo Pasqua anche in zona rossa si debba rivalutare la possibilità di riaprire almeno la scuola dell’infanzia e la primaria. A detta sua in queste settimana la campagna vaccinale aumenterà e i contagi diminuiranno. Favorevole alla riapertura della scuola anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca. A detta sua tenendo i bambini a casa si avranno solo negative conseguenze perché i danni educativi e psicologici su di loro stanno aumentando sempre di più.

Anche Licia Ronzulli ha espresso il proprio parere sulla riapertura della scuola. La presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza pensa sia necessario riaprire almeno la scuola dell’infanzia e quella primaria dopo Pasqua. A detta sua per i bambini di quell’età non è possibile sostituire le lezioni in presenza con la didattica a distanza.