VNews24

Omicidio Avellino, parla lo zio di Elena: “È stata manipolata e plagiata”

L’omicidio è avvenuto lo scorso sabato 24 aprile 2021 ad Avellino, ad uccidere il 53enne Aldo Gioia a coltellate è stata la figlia Elena Gioia, una ragazza di 18 anni, insieme al fidanzato. È successo intorno alle 22.45, lo hanno colpito con un grosso coltello mentre dormiva sul divano. Nelle altre stanze c’erano la madre e la sorella di Elena. Entrambe stavano dormendo, dopo aver sentito l’uomo lamentarsi si sono alzate e hanno subito allarmato i soccorsi.

In seguito al brutale omicidio Elena e il fidanzato si sono dati alla fuga, sono stati trovati poche ore dopo a casa del ragazzo, un 23enne. Entrambi sono stati accusati di omicidio volontario. A quanto pare Aldo Gioia non approvava la loro relazione, per questo i due l’avrebbero ucciso. Durante l’interrogatorio i due fidanzati hanno confessato di aver ucciso il 53enne, hanno anche rivelato che il loro piano era quello di uccidere anche la madre e la sorella di Elena. Intanto, nelle scorse ore il ragazzo ha rilasciato nuove dichiarazioni, sostiene che ad architettare tutto sarebbe stata la fidanzata.

LEGGI ANCHE -> Omicidio di Avellino, il killer accusa la fidanzata: “Il piano era di Elena”

Omicidio Avellino, lo zio di Elena pensa che sia stata plagiata e manipolata

Lo zio di Elena e fratello della vittima, Giancarlo Gioia, ha fatto sapere che non riesce a credere a quello che la nipote abbia fatto. A detta sua è sempre stata una ragazza d’oro, dolcissima e meravigliosa, la figlia che ogni padre vorrebbe. Stando alle due dichiarazioni quella del fratello era una famiglia meravigliosa che lo rendeva felice. L’uomo non ha una spiegazione che possa giustificare il terribile gesto della nipote, ha però detto: “Posso soltanto pensare che è stata manipolata, che si sia lasciata plagiare. Ma non certo facendo uso di droghe. Mio fratello se ne sarebbe accorto.” A detta sua quando c’era il fidanzato che non gli piaceva era ancora più vigile su Elena.