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Omicidio Avellino, il piano nelle chat: “Quando li uccidiamo?”

Continuano le indagini sull’omicidio di Avellino, avvenuto lo scorso sabato 24 aprile 2021, Elena Gioia e il fidanzato Giovanni Limata sono stati arrestati per aver ucciso il padre della ragazza. Dai risultati dell’esame autoptico è emerso che lo hanno colpito con 14 coltellate, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. I due avevano pianificato di sterminare l’intera famiglia di lei, volevano infatti uccidere anche la madre e la sorella. A morire è stato però solo il padre, Aldo Gioia.

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I due lo hanno colpito quattordici volte con un grosso coltello da caccia, le ferite si sono rivelate troppo gravi e profonde. I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita, le sue condizioni erano però disperate dopo l’arrivo in ospedale. Le chat che Elena Gioia e Giovanni Limata si sono scambiati confermato che i due avessero pianificato di uccidere i familiari della giovane ragazza. Pochi giorni prima della tragica vicenda la figlia di Aldo Gioia al fidanzato aveva infatti scritto: Quando li uccidiamo?“, prova che il loro gesto fosse premeditato. Una frase che la ragazza poco dopo ha riscritto al ragazzo, lui ha risposto dicendo che accettava di farlo solo perché lei li odiava.

Omicidio Avellino, le chat di Elena e Giovanni confermano che il piano fosse premeditato

Ieri il fidanzato di Elena Gioia aveva accusato la fidanzata dicendo che il piano di uccidere la sua famiglia fosse stato architettato da lei. La famiglia della ragazza è però convinta che non sia così, sono infatti convinti che la 18enne sia stata plagiata e manipolata.

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Dello stesso pensiero è anche lo zio della ragazza e fratello della vittima, Giancarlo Gioia. L’uomo ha fatto sapere che la nipote è sempre stata una ragazza meravigliosa e dolcissima. Non riesce a credere che sia stata in grado di uccidere il padre e che fosse intenzionata a sterminare l’intera famiglia.