Come ogni venerdì, la cabina di regia politica si riunirà nel pomeriggio per decidere il nuovo cambio di colori delle regioni italiane. Infatti, a partire da lunedì 10 maggio, la cartina del Paese presenterà alcune modifiche. Quest’ultime avverranno in base ai nuovi dati presentati dall’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia.
Nuovo cambio colori delle regioni: Veneto in bilico
Ad oggi, gran parte del Paese si trova in zona gialla con ben 13 regioni e 2 province autonome (Bolzano e Trento) che occupano la fascia di rischio inferiore. Secondo le prime indiscrezioni, l’unica che potrebbe subire un possibile passaggio in fascia arancione è il Veneto. Si tratta, però, di un’ipotesi che non è ancora stata confermata. Infatti, mentre l’Rt si attesta a 0,95, migliora la situazione all’interno degli ospedali, con un’occupazione dei vari reparti pari al 15%. Allo stesso tempo la Valle d’Aosta, che al momento è l’unica regione in fascia rossa, dovrebbe essere promossa dopo solo una settimana. Fondamentale il miglioramento dei dati degli ultimi giorni. Dunque, in caso di conferma, questa andrebbe ad aggiungersi a Sicilia e Sardegna, già sicure di rimanere nella medesima zona in base agli ultimi dati presentati.
Le nuove zone gialle
Sperano, invece, in una promozione la Calabria, la Basilicata e la Puglia. Attualmente in zona arancione, la prima è quella che, dopo mesi di chiusure, attende un primo possibile passo verso la normalità. Ma la certezza si avrà solo in serata quando il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà la nuova ordinanza che entrerà in vigore dal prossimo 10 maggio. Cambiamenti che, in qualche modo, porterebbero ad un’Italia sempre più gialla, anche se l’indice Rt del Paese è risalito a 0,89 rispetto allo 0,85 di una settimana fa. Intanto, tra gli argomenti di discussione al tavolo del Governo ci sono anche le misure che dovrebbero dare il via libera al settore del turismo dalla seconda metà di maggio, con l’introduzione del famoso green pass.
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