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Scomparsa Saman Abbas, proseguono le ricerche: “Ho sentito che dicono uccidiamola”

Continuano le ricerche a Novellara dopo la scomparsa di Saman Abbas, la ragazza di origini pakistane il cui corpo sembra essere stato nascosto dalla famiglia. Infatti, dopo la testimonianza del fratello della giovane, che ha raccontato della sua uccisione, i carabinieri stanno setacciando il terreno attorno alla loro abitazione.

Scomparsa Saman Abbas: arrestato il cugino

La 18enne, di cui non si hanno più notizie dallo scorso 1 maggio, sarebbe stata uccisa dallo zio con la complicità dei due cugini. Uno di loro, Ikram Ijaz, è stato arrestato ieri dalla polizia di Nimes, in Francia. Le autorità lo hanno adesso consegnato all’Italia e si trova nel carcere di Reggio Emilia in attesa dell’interrogatorio. Le ricerche, intanto, sono concentrate proprio lì dove viveva Saman insieme alla sua famiglia. Alcune irregolarità trovate nel terreno fanno pensare gli inquirenti che il corpo possa trovarsi lì. Intanto lo zio e i genitori della giovane sono riusciti a fuggire e sono ancora latitanti. Dalla prima testimonianza del fratello, il misfatto si è compiuto nella loro villa a Novellara, nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio. Lo stesso aveva anche detto di essere stato minacciato dallo zio se avesse fatto trapelare qualche dettaglio.

L’ultimo messaggio al fidanzato

Saman, prima di sparire nel nulla, aveva scritto anche dei messaggi al fidanzato. La giovane, infatti, era preoccupata della situazione e aveva sentito i suoi genitori parlare di omicidio. “Ho sentito che dicono uccidiamola, una cosa del genere. Mia madre mi ha detto ‘Non parliamo di te ma di una ragazza che è scappata in Pakistan’. Non so cosa succederà“, ha raccontato la 18enne al ragazzo. Quest’ultimo, inoltre, aveva ricevuto delle pressioni da parte del padre di lei per lasciarla. La giovane voleva scappare dall’abitazione in cui viveva con la sua famiglia, ma il suo ultimo tentativo di fuggire si sarebbe concluso nella tragedia.

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