Una sempre più matura coscienza ambientalista e la forte consapevolezza che ridurre l’uso della plastica è fondamentale per il futuro del pianeta, hanno fatto esplodere il consumo dei cosmetici nudi dai packaging minimali, fatti con materiali eco-compatibili e riciclati. Uno dei protagonisti assoluti di questa rivoluzione è lo shampoo solido, realizzato a forma di saponetta, delicato e ricco di fragranze.
Come scegliere lo shampoo solido più adatto
Adorato da vip e dagli influencer, pubblicizzato dagli ambientalisti grazie al mancato utilizzo della plastica nel packaging, perfetto per vegetariani e vegani in quanto non testato sugli animali, lo shampoo solido ha invaso il mercato.
Una moda immediatamente cavalcata dai principali marchi che hanno messo in commercio tipologie di shampoo nudo adatte a tutte le esigenze. Tutti molto delicati, hanno proprietà rinforzanti e districanti, nonché funzione anti-caduta e proteggi-ricci e colore.
Capaci di donare brillantezza ai capelli, i diversi tipi di shampoo solido si distinguono anche in base alle molteplici fragranze esistenti. A tal proposito, per tutti coloro che volessero curare i propri capelli in modo naturale, grazie ai benefici degli oli essenziali di lavanda o rosmarino che compongono lo shampoo solido, contribuendo al contempo al miglioramento dell’impatto ambientale, è possibile scegliere tra alcuni prodotti green disponibili in farmacia nella categoria erboristeria, che garantiscono gli effetti di una cosmesi naturale e favoriscono la liberazione del pianeta dalla plastica.
Un’attenzione particolare, poi, è destinata al packaging dello shampoo solido, ispirato alla filosofia del no waste, nessuno spreco. Via libera quindi a scatolette colorate in cartone, abbellite con nastri di ogni tipo e a scatole a soffietto o ultrapiatte, perfette per chi viaggia. Si aggiungono le confezioni con apertura a fiammifero e i contenitori in vetro, rigorosamente riciclato, simili ai vecchi barattoli di marmellata. Da non escludere è anche un semplice foglio di carta in cui avvolgere la mattonella di shampoo al momento dell’acquisto. L’importante, dunque, è mantenere viva la creatività, senza perdere di vista il marchio distintivo dei cosmetici nudi: la totale assenza di plastica.
Esempi di ricette per uno shampoo solido fai da te
Questa nuova tendenza ecologica ha condotto lo shampoo solido verso nuovi orizzonti; tra questi, la produzione fai da te.
Sono molti i siti che propongono ricette e veri e propri tutorial per una semplice preparazione home made dello shampoo solido. Alla base di tutti questi contenuti, vi sono sempre due elementi: l’acqua demineralizzata e la liscivia, una soluzione alcalina all’idrossido di sodio o di potassio, che viene usata anche per la preparazione dei saponi. Una volta considerati questi due ingredienti, si può lasciar spazio alla fantasia, scegliendo tra oli essenziali al rosmarino, al bergamotto, alla lavanda o agli agrumi, tra burro di cocco o di karitè, miele, argan, jojoba o avocado. Gli ultimi sembrano essere ottimi alleati dei capelli secchi; al contrario, per chi ha i capelli grassi, è più opportuno scegliere l’estratto di ortica. Infine, per completare la preparazione, è necessario dotarsi dei contenitori più adatti per lavorare la lisciva, di guanti e occhiali protettivi, nonché di un termometro per controllare la temperatura.
Una volta lavorata, la lisciva salirà di temperatura: questo segnale servirà a capire quando è il momento di unire oli ed estratti e di aggiungere le essenze. Il tutto dovrà essere frullato e lasciato riposare per una giornata, prima di versarlo negli stampi. Dopo una stagionatura di 3-6 giorni, lo shampoo solido sarà pronto all’uso.
Leggi anche: L’elettrico supera diesel e benzina: ecco cosa sapere su ricarica e colonnine