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Immunità di gregge, Ciciliano (Cts): “No all’80% dei vaccinati, si al green pass obbligatorio”

L’immunità di gregge difficilmente si potrà raggiungere con l’80% dei vaccinati“: sono queste le parole di Fabio Ciciliano, membro del Comitato tecnico scientifico. Il rappresentante del dipartimento della Protezione civile smentisce, dunque, quanto inizialmente ipotizzato. Infatti, solo con il green pass obbligatorio si potrà venire meno alle restrizioni applicate in questi anni.

Immunità di gregge, il commento di Ciciliano

Intervistato dal quotidiano Il Corriere della Sera, Ciciliano ha chiarito quanto inizialmente affermato. Infatti, con il diffondersi della variante Delta, sempre più contagiosa, non basterà avere l’80% della popolazione vaccinata. L’estensione del green pass obbligatorio per diverse categorie sarà l’unico strumento per fronteggiare la pandemia. E lo stesso ha aggiunto: “serve un numero di vaccinati ancora maggiore. Da un punto di vista epidemiologico, l’obbligo vaccinale, che in fondo è già in vigore per altre 10 categorie di infezioni, garantirebbe il risultato. Ma in teoria. Invece bisogna essere pragmatici. Il vaccino contro il covid, purtroppo, è diventato argomento di contrapposizioni ideologiche che nulla hanno a che fare con l’evidenza scientifica. Con una legge che introduce l’obbligo, si rischia una divisione tra favorevoli e contrari che paralizzerebbe tutto“.

Perché l’80% dei vaccinati non basta più

La situazione, dunque, si è complicata sempre di più non soltanto per il diffondersi della variante Delta, ma anche per i nuovi comportamenti adottati dalla popolazione. Con l’introduzione della zona bianca, è venuto meno l’obbligo sull’uso della mascherina all’aperto. Aspetto che ha sostanzialmente cambiato anche il modo di interpretare questa regole. Queste le parole di Ciciliano: “Inoltre, anche i comportamenti individuali erano diversi: usavamo tutti la mascherina“, ha detto in riferimento ai mesi scorsi. “Ma c’è un aspetto psicologico da tener presente: non indossare la mascherina all’aperto ha provocato un comportamento meno rigoroso anche al chiuso. Così la circolazione del virus aumenta. L’immediata conseguenza è l’abbassamento della copertura collettiva, nonostante un alto numero di vaccinati“, ha poi concluso il membro del Cts.

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