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Voghera, omicidio: le parole dell’Assessore Gabba creano indignazione

Un mese prima dell’omicidio di Youns El Boussettaoui a Voghera, ucciso per mano di Massimo Adriatici, il neo assessore alla Sicurezza, Giancarlo Gabba, diceva: “Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio“.
L’estratto della chat diffuso sul gruppo Facebook “Politica è Partecipazione“, e poi rimosso, riguarda tutti i componenti della giunta a sostegno della sindaca Paola Garlaschelli.

Inizia la vice-sindaca Francesca Virgilio: “Davanti all’Africa Market mega assembramento di tantissimi individui con bottiglie in mano, non si riesce neanche a passare”.
Subito la risposta dell’assessore leghista Giancarlo Gabba: “Finché non si comincerà a sparare, sarà sempre peggio”.
Questo scambio avveniva 15 giorni prima dell’omicidio del 39enne marocchino in Piazza Meardi a Voghera.
Temo che anche il buon Massimo non sappia più come affrontare il problema con i nostri poliziotti” conclude l’assessore Gabba.
Gabba da poco è stato nominato Assessore alla Sicurezza, dopo la dipartita di Adriatici in quanto indagato per l’omicidio del ragazzo.

Voghera: il giorno dell’omicidio

La sparatoria si è consumata il 20 luglio 2021 a Voghera.
Vittima il 39enne marocchino Youns El Bossettaoui, ucciso dall’ex Assessore leghista, Massimo Adriatici.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore, l’uomo stava infastidendo i clienti.
Sentendo la mia telefonata mi ha spinto facendomi cadere. Il colpo di pistola mi è partito cadendo“, ha dichiarato.
Un colpo accidentale che è costato la vita al ragazzo, deceduto poco dopo per la ferita all’addome.
Di recente, i RIS hanno eseguito un nuovo sopralluogo presso l’area interessata, scattando delle immagini del punto in cui è stato trovato il bossolo della calibro 22 usata da Adriatici.
Al sopralluogo presenti anche gli avvocati dell’ex assessore, Gabriele Pipicelli e Colette Gazzaniga, con il consulente Stefano Conti, e i legali della famiglia della vittima, Marco Romagnoli e Debora Piazza, con il perito Luca Pierpaolo Soldati.

Il parere degli avvocati

Secondo quanto affermato da Gabriele Pipicelli, difensore di Adriatici: “Le prove effettuate comprovano che quei proiettili non si espandono, compreso quello che ha raggiunto la vittima“.
Diversa l’opinione di Debora Piazza, legale della famiglia di El Boussettaoui: “Quei proiettili sono di natura espansiva e vietati dalla legge“.