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Napoli, bimbo di 3 anni precipita dal balcone: è omicidio? Le indagini

La tragica vicenda si è svolta nella giornata di venerdì 17 settembre 2021 a Napoli. Samuele, un bimbo di soli tre anni, è precipitato dal terzo piano dell’appartamento in cui viveva con la sua famiglia in via Foria. I genitori della giovanissima vittima possiedono un negozio proprio sotto casa, il padre ha visto il piccolo precipitare giù. Il violento impatto sull’asfalto non gli ha lasciato scampo, è morto sul colpo.

All’inizio si era pensato ad un drammatico incidente, il piccolo potrebbe essersi arrampicato pericolosamente per poi perdere l’equilibrio e cadere giù. Ore dopo la sua morte le indagini hanno però portato ad un’altra ipotesi, quella dell’omicidio. Nella giornata di sabato un collaboratore domestico di 38 anni è stato arrestato, è il principale indiziato per l’omicidio volontario del piccolo. È emerso che l’uomo da tempo ha problemi psichici, lui ha respinto ogni accusa. La madre era andata in un’altra stanza quando il figlio è caduto dal balcone. Il collaboratore domestico, Cannio, ha detto di aver preso in braccio il piccolo, ma a detta sua non lo ha volontariamente fatto cadere.

In un video pubblicato su TikTok si sente il piccolo Samuele dire “Je te jetto abbascio”, che significa ‘io ti butto giù. Gli inquirenti si chiedono da chi avesse sentito quella espressione. Intanto, la madre della vittima con una dichiarazione pubblica ha chiesto a giornalisti, tv, stampa e altro ancora di non pubblicare altre foto del piccolo per rispetto del loro immenso dolore. Il giudice questa mattina doveva convalidare un provvedimento di fermo cautelare, sostenuto secondo gli inquirenti da importanti indizi.

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