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Alex morto a soli due anni: i genitori erano in causa per l’affidamento

Si continua a parlare dell’omicidio del piccolo Alex, il bimbo di soli due anni morto nei giorni scorsi a Città della Pieve, in provincia di Perugia. La madre, la 47enne ungherese Erzsebet Bradacs, nel pomeriggio dell’1 ottobre 2021 è entrata in un supermercato Lidl chiedendo aiuto. Aveva il figlio in braccio, sporco di sangue. All’arrivo dei soccorritori la giovanissima vittima era già morta.

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Dalle indagini è emerso che i genitori del piccolo Alex da quando si erano separati si facevano la guerra per ottenere il suo affidamento, erano in causa. La donna ancor prima di entrare nei supermercato aveva inviato all’ex tramite Whatsapp una foto del corpo senza vita del figlio. Ciò lascia pensare agli inquirenti che la 47enne potrebbe aver ucciso il figlio per vendicarsi del suo ex. C’è un altro indizio che fa aumentare i sospetti, il piccolo indossava una maglietta pulita quando la donna lo ha portato al supermercato, eppure aveva sul petto evidenti segni di accoltellamento. Sembra infatti che lo abbia cambiato prima di recarsi lì, probabilmente era già morto quando lei ha chiesto aiuto.

La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere dopo aver detto più volte di essere innocente. In attesa dell’interrogatorio resta però in stato di fermo con la grave accusa di omicidio aggravato. Ai carabinieri ha fornito diverse versioni, tra le altre cose ha detto di aver trovato il figlio già morto nel casolare in cui avevano trovato rifugio. Saranno i risultati dell’esame autoptico a fare maggiore chiarezza in merito i tempi e l’esatta causa della morte del piccolo Alex.